mercoledì 22 dicembre 2010

ancora Rommelli

Dichiarazione di Carla Nattero sul rinvio del question time sul caso Rommelli.

Dopo aver scandalosamente rinviato la mozione di Pasquale Indulgenza che io condivido e che argomenta in maniera approfondita la necessità che l’Amministrazione chieda le dimissioni dei due membri di nomina comunale della Porto di Imperia spa, il sindaco facendosi scudo di suoi impegni ha rinviato anche la discussione prevista per il Consiglio Comunale di oggi del question time che allego.

Il mio testo, più limitato come si addice a un question time, chiede conto al sindaco del comportamento del sig. Rommelli che non ha partecipato alla seduta della Porto di Imperia in cui si esaminavano i contratti con l’Acquamare.

Se son vere le scuse di Rommelli (“non ho partecipato perché era impossibile esaminare in tempo i contratti”) ovviamente è da dimissionare immediatamente perché non può svolgere un incarico così importante chi , dopo un anno dal conferimento del mandato, non conosce ancora la documentazione fondamentale.

Se invece si tratta di una bugia diplomatica e in realtà il sig. Rommelli non vuole assumersi la responsabilità di approvare atti di legittimità molto dubbia che non ha contribuito a stilare, si deve dire altrettanto chiaramente. E il sindaco invece di sottrarsi continuamente al confronto deve dire se condivide i timori della persona che ha nominato nel CdA o no. Se li condivide la sua è una affermazione che segna una presa di distanza dell’Amministrazione dalla Porto di Imperia. Se non li condivide lo motiva e torna la necessità delle dimissioni di Rommelli. Quello che il sindaco non può fare è galleggiare ed evitare sempre e comunque la discussione pubblica in Consiglio.

lette le sorprendenti dichiarazioni del signor Rommelli...

Imperia 19 dicembre 2010


Al Presidente del Consiglio Comunale


Question Time.
La sottoscritta Carla Nattero, consigliere comunale di La Sinistra per Imperia,

lette le sorprendenti dichiarazioni del signor Rommelli, membro nominato dal Sindaco del CdA della porto di Imperia, il quale ha dichiarato di non avere partecipato a una riunione della società del porto che ha ratificato i rapporti contrattuali con l’Acquamare perché, dopo un anno di permanenza nel CdA, non conosce ancora la documentazione;

osservato che tali dichiarazioni,vere o di facciata, sono comunque, perfettamente in linea con il ruolo irrilevante, se non negativo, che il suddetto Rommelli ha avuto in tutta questa delicatissima vicenda;

notato che la palese inadeguatezza del sig. Rommelli è un ulteriore elemento che si aggiunge alle considerazioni condivisibili, più larghe e generali, fatte da Indulgenza nella sua mozione sulla necessità di chiedere le dimissioni dei due membri del CdA nominati dal Comune;

chiede alla SV
se il sindaco era o no a conoscenza della decisione del sig. Rommelli di abbandonare il CdA al momento della discussione dei rapporti contrattuali con Acquamare;
se, a conoscenza del sindaco, si è trattato effettivamente di una manifestazione di smaccata ignoranza, di sorprendente superficialità e menefreghismo oppure se si è trattato di un gesto prudenziale per non condividere la responsabilità di delibere di legittimità dubbia e al vaglio della magistratura;
se non ritiene il sindaco, in entrambe le ipotesi, che sia necessario richiedere le dimissioni del sig. Rommelli, chiaramente non in grado di rappresentare il comune.

martedì 21 dicembre 2010

Sulla gara per l'affido dei rifiuti

Comunicato Stampa di Carla Nattero, consigliere di Sinistra per Imperia.

Dopo avere sfruttato tutti i possibili rinvii, l’ultimo nel 2008, in attesa della messa in funzione di un ATO provinciale che in realtà non è mai nato, finalmente l’Amministrazione, costretta dalla finanziaria, ha deciso di fare la gara per l’affido del servizio dei rifiuti.

Finisce così la convenzione con l’Eco Imperia che è durata 18 anni. Il livello basso dei servizi degli anni passati si spiega anche così : una convenzione vecchia, articolata secondo uno schema sorpassato, che il Comune non è mai riuscito a mettere in discussione perché, pur avendo la maggioranza della società, non ha mai avuto sufficiente potere contrattuale con il privato.

Mi auguro che con la gara si apra una fase nuova, capace di fornire servizi migliori alla città, in primo luogo un servizio di raccolta differenziata degno di questo nome.

Le preoccupazioni però rimangono perché è facile che al ritardo di partenza se ne accumuli dell’altro in quanto una gara così complessa può subire arresti procedurali, ricorsi e problematiche varie. Infatti nella delibera in discussione in Consiglio si prevedeva una possibile proroga dell’attuale servizio di sei mesi, più altri sei.

L’emendamento proposto da Fossati sposta la decisione dell’ eventuale proroga dal Consiglio al Dirigente, però in pratica non aumenta le certezze sui tempi rapidi della gara.

Nel mio intervento ho sollecitato il Sindaco a limitare al massimo i tempi della proroga e a convocare il Consiglio Comunale nel caso in cui la gara si trovasse in difficoltà procedurali perché, ovviamente nel pieno rispetto della legge, il Consiglio deve potere esprimere la volontà di andare avanti e di portare a termine la gara.

lunedì 20 dicembre 2010

Question time 19-12-2010: DAMS

Imperia, 19 dicembre 2010.
Al Presidente del Consiglio Comunale.

Question Time.
La sottoscritta Carla Nattero, consigliere comunale de La Sinistra per Imperia,
viste le dichiarazioni dell’Ass. Lolli della città di Sanremo in cui l’esponente pidiellina sostiene di voler trasferire la sede del DAMS nella sua città;

sottolineato che questa affermazione non può essere considerata estemporanea ma fa parte di una linea sanremocentrica che la locale giunta di destra sta portando avanti in diversi campi (v. per esempio il servizio idrico);

rilevato che quella della Lolli non è una semplice sparata perché il comune di Sanremo ha un peso politico e azionario non indifferente nella SPUI, la società che gestisce l’università imperiese;

osservato inoltre che la debolezza politica della giunta imperiese nonché la sua totale mancanza di risorse finanziarie lascia facili varchi a tali incursioni;
chiede alla SV
di confermare il ruolo importante del DAMS nella nostra città da un punto di vista culturale ed economico;
di valorizzare le strutture del DAMS in funzione della politica culturale di tutta la città ed organizzare insieme a docenti e studenti iniziative culturali che sottolineino tale aspetto;
di individuare sinergie con Sanremo per l’apporto specialistico in alcuni settori dello spettacolo che tale città della nostra provincia può dare.

martedì 23 novembre 2010

Sul museo navale

Comunicato Stampa.
Nella relazione illustrativa in Consiglio della mozione da me presentata ho elencato i principali problemi che ha il museo Navale:

-una parte degli uffici dedicati al Museo ancora occupati dalla Salso;

-non sono previsti nell’allestimento del lotto attuale né bar, né ristorante-fonti importanti di finanziamento per la gestione- perché sono compresi nel secondo lotto che è ancora da progettare;

-una filosofia di allestimento del museo (come da relazione tecnica del consulente) più spettacolare che di sostanza, per cui si accolgono imbarcazioni non idonee,come la Lario III, e non si valorizza a sufficienza il materiale esistente;

-la scarsa considerazione in cui vengono tenute le competenze e la grande tradizione locale in questo campo (v. polemica con la Commissione del Museo Navale);

-il sostanziale accantonamento dell’associazione Amici del Museo Navale e del com. Serafini, senza nessuna riconoscenza per la loro opera indispensabile ormai più che ventennale e non rispettando di fatto la Convenzione (firmata nel 2008) che prevede che il Museo navale nella nuova sede avrà la direzione tecnico-scientifica dell’Associazione stessa.

Ho concluso indicando la necessità di una risposta per i problemi della struttura e ho richiesto il coinvolgimento del Consiglio Comunale,attraverso la competente commissione consiliare, per discutere delle future modalità di gestione del Museo.

Perché solo definendo la gestione definitiva si possono stabilire con chiarezza i ruoli di Comune, Sovrintendenza e dell’Associazione Amici del Museo Navale.

Ovviamente avere chiara un’idea di gestione, per la quale io ho proposto il meccanismo della Fondazione, significa anche indicare le fonti di reperimento di risorse, le possibilità occupazionali, il profilo del nostro Museo nel sistema internazionale dei Musei Navali.

La risposta dell’Amministrazione è stata inesistente, preoccupante nella sua indifferenza. Non è stato preso nessun impegno concreto né sulle strutture,né sulla fisionomia del Museo, né tantomeno sulla discussione consiliare sulle ipotesi gestionali.


Il consigliere Varaldo ha dato solo qualche rassicurazione generica sul ruolo dell’Associazione Amici del Museo Navale, rinnovando la sua stima al com.te Serafini. Ha aggiunto inoltre che l’apertura del Museo è prevista nel 2013 e quindi a parlare di gestione c’è ancora tempo.

giovedì 18 novembre 2010

Dichiarazione di Carla Nattero sulla mozione presentata da Stefano Pugi

Con gran dispiacere ho votato contro la mozione di Pugi perché mi è sembrata eccessivamente propagandistica e strumentale.

L’impressione è stata che la sua mozione contro la mafia sia stata pensata più come un pretesto per esaltare gli “enormi successi del governo Berlusconi” che come un segno della volontà della maggioranza di affrontare concretamente il problema.

Infatti nella mozione non è stato fatto cenno critico alle misure del governo nazionale (il processo breve, il ddl sulle intercettazioni ecc..) che stanno rendendo più difficile il lavoro della magistratura che è,in realtà,insieme alle forze dell’ordine, la prima protagonista dei successi della lotta contro la mafia.

Non c’è stato neppure nessun accenno e tantomeno un pronunciamento politico sulle situazioni presenti in alcuni comuni ponentini,sospettati di collusioni con esponenti mafiosi. Non è stata espressa nemmeno una preoccupazione in riferimento alle indagini della DIA su alcune ditte che lavorano in subappalto nel Porto di Imperia e sono indagate per infiltrazioni mafiose.

Mi auguro, visto l’argomento molto serio e importante, che si possa ritornare a discuterne in Consiglio senza fare propaganda elettorale e legando effettivamente le proposte alla nostra realtà locale che è preoccupante per tutti.

Dichiarazione di Carla Nattero sulla questione capannone

I guai in cui si trova il porto turistico non sono certo opera dell’opposizione ma delle procedure approssimate,volutamente confuse e dell’arroganza cui abbiamo assistito in questi anni. Per cui le preoccupazioni attuali sul destino del capannone- uno scheletro destinato a rimanere per anni incompiuto- non nascono dall’enfatizzazione della minoranza su “abusi di piccolo conto” ma sono una delle conseguenze di una situazione oggettiva preoccupante di cui portano responsabilità il Comune e la Porto di Imperia.

Da questo punto di vista credo di poter dire che abbia responsabilità anche la Regione Liguria che non ha vigilato a sufficienza. Per esempio se la Regione avesse chiesto al Ministero competente la Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto definitivo,anno 2005, del Porto Turistico, come doveva essere fatto, molto probabilmente non ci troveremmo adesso con un capannone le cui altezze alterano la visuale del Parasio.

E’ vero che personalmente e con me tutta l’opposizione abbiamo sempre insistito sull’importanza della cantieristica ma noi abbiamo sempre richiesto aree, non volumetrie. Le volumetrie ingombranti sono state progettate per impegnare meno aree possibili,lasciando le stesse libere per i servizi e il residenziale, funzioni più redditizie per il costruttore.

La soluzione proposta dal Sindaco e da Lanteri di ritornare al 2005 e cancellare la variante del 2008, quella che è stata anticipata con un abuso, doppiamente grave perché in area demaniale e in zona paesistica, riconosce finalmente dopo un anno e mezzo la necessità di un intervento.

Credo però che il “rewind” non sia così semplice.

Perché l’abuso del capannone ha messo in evidenza diversi metodi di calcolo delle volumetrie, spostamenti delle volumetrie da una funzione all’altra per cui il problema non è limitato al capannone ma richiede anche ad esempio di verificare in quale misura sia precisamente da calcolare lo sforamento che sicuramente c’è stato del massimo di cubatura ammessa dal PRP . Inoltre c’è da considerare che il Ministero ha rimpallato la decisione alla Regione, però per le sue competenze, cioè dal punto di vista urbanistico. Rimane il fatto che né il capannone né il complesso del progetto portuale, versione 2005, hanno la valutazione d’impatto ambientale.

La soluzione proposta da Verda -che io ho votato- che prevede il taglio di un piano del capannone risponde a esigenze ambientali trascurate, diminuisce l’ingombro e soprattutto a mio parere dice all’Amministrazione Comunale che il Comune deve a questo punto ricontrattare con il privato le condizioni dell’interesse pubblico.

giovedì 28 ottobre 2010

Comunicato Stampa di Carla Nattero,consigliere comunale di Sinistra per Imperia.

Mi lasciano esterefatta le dichiarazioni rilasciate alla Stampa oggi da Strescino in cui, come al solito, ribalta ai consiglieri comunali di opposizione, accusandoli di confusione,le responsabilità del marasma in cui si trova la vicenda del Porto turistico.

Le sue parole riescono a essere incredibili anche se sono formulate da un sindaco che, nelle polemiche a seguito del suo comiziaccio di sabato, ha dimostrato di non conoscere la differenza tra confronto politico acceso e “lista nera”.

Capisco che la migliore difesa è l'attacco ma dovrebbe essere chiaro al sindaco che non siamo noi “confusi” dell'opposizione a dovere spiegare come mai tutte le preoccupazioni e i timori da noi evidenziati in questi anni stanno clamorosamente rivelando la loro fondatezza. E' lui che ci deve spiegare come mai la sua Amministrazione( e quella precedente di cui lui faceva parte) è stata tanto lucida da non controllare nulla e ritrovarsi ora con il cosiddetto “ più bel porto del Mediterraneo”buttato all'aria, oggetto di indagini giudiziarie in tutti i suoi aspetti, sia procedurali sia urbanistici.

Vorrei invitare perciò il Sindaco a smetterla di fare giochetti dialettici ridicoli e affrontare i problemi molto grossi che ha davanti.

L'opposizione non ha votato le Linee guida sul porto discusse nel Consiglio Comunale di settembre, sostenendo che erano proposte fuori tempo massimo e che si trattava perciò di un elenco di intenzioni sostanzialmente velleitarie.

Invece di riproporre la polemichetta sul tema, il Sindaco provi a introdurre degli elementi di novità positiva. Per esempio le Linee guida stabiliscono letteralmente che la Società Porto di Imperia spa

“è invitata a attivarsi con solerzia mettendo a disposizione dell'organismo di vigilanza tutti gli elementi di supporto informativo e documentale necessari allo svolgimento delle competenze attribuite a quest'ultimo dall'art.8 DPR n.509/1997”

Poiché mi risulta che la Commissione di Vigilanza guidata dall'ing. Boni sia ancora,a più di un mese dallo svolgimento del Consiglio Comunale, in una situazione di stallo, perché la Società Porto di Imperia ,per nulla “solerte”, non ha ancora consegnato gli stati di avanzamento lavori e i rendiconti delle spese effettuate alla Commissione stessa e che anzi ancora discute sulla natura del contratto di permuta, chiedo al Sindaco di esercitare il suo ruolo per arrivare rapidamente alla consegna di tutta la documentazione necessaria. Penso che per raggiungere questo scopo, fondamentale per la chiarezza dei conti, il Comune debba anche decidere di operare autonomamente utilizzando propri esperti non solo in campo tecnico ma anche giuridico.

lunedì 25 ottobre 2010

Sulla lista di proscrizione di Strescino

Comunicato Stampa di Carla Nattero, consigliere comunale di Sinistra per Imperia.

Devo dire a Strescino che leggere dal palco del pdl l’elenco, come se fosse una lista di proscrizione, dei consiglieri comunali che hanno votato no al Porto Turistico lo ritengo un atto di spregio verso le regole elementari della democrazia nonché di becero populismo.

I consiglieri comunali sono eletti e stanno in Consiglio per quello: per esprimere le proprie opinioni, i propri punti di vista, per disegnare come in questo caso un’altra “visione” della città. Non sono “sabotatori”, svolgono semplicemente il loro compito.

Io ho sempre sostenuto pubblicamente che la crescita della città non coincideva con il mega porto turistico. Ho sempre pensato che in continuità con la storia di Imperia bisognasse operare sul serio per un porto multivocazionale in tutto il suo arco di estensione, certamente prevedendo il turistico a Porto, ma più ridimensionato e senza residenze, progettando nel contempo anche più spazi per la cantieristica,una banchina per il servizio crociere,facendo i necessari investimenti per mantenere il commerciale e sviluppare il peschereccio.

Credo che questo fosse e sia ancora il bene della città, se lo consideriamo nell’ottica del lavoro e dell’occupazione. E non sono perciò disposta a farmi definire né da Strescino né dai suoi mentori una conservatrice dello status quo.

Le difficoltà enormi che Strescino sta incontrando non sono da addebitarsi ai consiglieri di opposizione “sabotatori”ma alla scelta di fare un megaporto ad altissimo costo e alla mancata difesa dell’interesse pubblico, in parte conseguente alla faraonica scelta progettuale.

I consiglieri comunali che,come me, hanno seguito tutto l’iter, sanno quanto, passaggio dopo passaggio,il pubblico abbia perso potere decisionale e di controllo. Sanno quanto i beni conferiti dal Comune, cioè le aree, le concessioni demaniali, la collocazione del nuovo porto turistico in un porto storico preesistente, poco abbiano contato. E’ per questo, proprio per dare un maggior ruolo al pubblico ed evitare il dominio degli interessi privati,che abbiamo richiesto a suo tempo la gara secondo la normativa europea e abbiamo illustrato le nostre convinzioni all’Authority. E tutti gli sconquassi di questi mesi rappresentano la conferma delle nostre buone ragioni di allora.

Quindi quel no lo ripeterei oggi perché tutte le mie motivazioni hanno trovato ampia conferma,sia quelle di carattere progettuale,sia quelle relative alla mancata difesa dell’interesse pubblico.

Sbagliano l’on.Scajola e il Sindaco a considerare l’inchiesta come una sorta di atto di “lesa maestà” e a organizzare i supporters in piazza a difesa del proprio operato. Al di là delle rassicurazioni di circostanza,infatti, la manifestazione a Calata Anselmi si è configurata come una forma di pressione indebita sulle indagini. Non è un caso che molte siano state le assenze “eccellenti”del PdL e,ancor più,del centrodestra.

Al contrario l’inchiesta della magistratura, tesa ad analizzare questo procedimento complesso,pieno di aspetti non chiariti e di possibili illegalità, va accolta positivamente. E’ un bene per tutti i cittadini che si verifichi legalità e trasparenza nella costruzione e nella gestione di una grande infrastruttura che determinerà,nel bene e nel male,il futuro di Imperia.

mercoledì 29 settembre 2010

Sugli equilibri di bilancio

Imperia, 29 settembre 2010.

Comunicato Stampa.

Dichiarazione di Carla Nattero de “La Sinistra per Imperia” sugli equilibri di bilancio discussi ieri sera in Consiglio.

Il bilancio già stremato del Comune sarà presto sottoposto ai tagli estivi decisi da Tremonti e il risultato sarà molto penalizzante per i cittadini che si devono aspettare altri ridimensionamenti dei servizi e ulteriori aumenti delle tariffe.

Basti pensare che nel 2011 i trasferimenti statali a Imperia saranno diminuiti di una cifra che va da un minimo di 800.000 a un massimo di 1.200.000 € e che il Comune rischia di avere un taglio ulteriore dei trasferimenti statali pari alla cifra corrispondente a quella che a fine d’anno mancherà per raggiungere l’obiettivo stabilito dal Patto di stabilità (attualmente il Comune ha sforato il Patto ed è sotto di svariati milioni).

Alle calamità statali vanno aggiunte quelle locali, in particolare il prevedibile aumento della Tarsu in seguito al rialzo dei costi dovuto al prossimo conferimento dei rifiuti nella discarica di Vado.

E quindi i consiglieri di maggioranza che mi hanno accusata di gufare, in realtà non vogliono vedere la gravità della situazione.
D’altra parte che siamo in una economia di guerra si vede dalle relazioni presentate dai funzionari sullo stato dei programmi dei singoli settori: si cerca di fare esclusivamente l’indispensabile e non sempre si trova la necessaria copertura finanziaria.

Quelli maggiormente in sofferenza sono i servizi sociali,culturali,scolastici. Ciascuno di essi è stato ridimensionato. La cura dimagrante è particolarmente preoccupante per i servizi scolastici che stanno subendo contemporaneamente i tagli della Gelmini. Nel mio intervento ho ricordato che alcuni servizi sono stati svuotati dall’interno: p.es la scuola estiva quest’anno ha registrato un terzo dei frequentatori previsti perché per le famiglie la tariffa normale è diventata proibitiva: 330 € al mese,più i costi della refezione.

D’altra parte i trasferimenti alla Seris, la società che gestisce i servizi scolastici, nel 2010 sono diminuiti di 200.000€ rispetto al 2009.

Questa situazione desolante non è il frutto oggettivo della crisi economica internazionale come dottamente spiegano i consiglieri di maggioranza. E’ il risultato di scelte dell’Amministrazione precedente (p.es. la sottovalutazione delle conseguenze per il mancato rispetto del patto di stabilità nel 2007, la scelta di diminuire le entrate, togliendo l’ICI sulla prima casa anche ai possessori di più di un immobile) aggravate dalla scure di Tremonti che addossa su Comuni e Regioni tutti i prezzi della crisi, con tagli profondamente iniqui.


mercoledì 8 settembre 2010

Carla Nattero aderisce all'appello de "La Talpa e L'orologio"

Comunicato Stampa di Carla Nattero de “La Sinistra per Imperia”

Aderisco all’appello contro la violenza e le aggressioni squadristiche lanciato dai giovani de “La Talpa e l’Orologio”.

Gli episodi testimoniati di pestaggi e di presenza di coltelli sono molto preoccupanti e indicano che si è sviluppata in alcune sacche del tessuto cittadino una cultura giovanile fascista e violenta.

Occorre che tutte le forze politiche e sociali reagiscano immediatamente e naturalmente in modo non violento, come sottolineano anche i giovani de La Talpa, riproponendo, , con nettezza e convinzione i valori democratici e antifascisti della nostra Costituzione repubblicana , chiedendo anche alle forze dell’ordine un monitoraggio attento del territorio per isolare gli autori delle aggressioni e per evitare che anche a Imperia attecchisca un processo involutivo che porti a tragici episodi di guerra per bande, purtroppo già conosciuti in grandi città.

martedì 7 settembre 2010

Sui tagli ai servizi scolastici fondamentali

Nel Consiglio di ieri sera ho presentato un question time per chiedere all’Ass. Ranise notizie sui preannunciati tagli di servizi scolastici fondamentali. Allego il testo del question time.

Ho espresso all’Ass. tutto il mio stupore per i tagli perché i servizi erano stati confermati in occasione della discussione sul Bilancio preventivo ( a maggio) e le tariffe erano state aumentate in quell’occasione del 16%.

Ho anche fatto notare che non possono essere messi in discussione doposcuola, pranzo assistito e prescuola perché si tratta di servizi che interessano centinaia di famiglie con i genitori entrambi lavoratori. L’assessore ha detto che farà fronte a doposcuola e pranzo assistito mentre per il prescuola sta ancora cercando una soluzione.

Su quest’ultimo punto ho sottolineato a Ranise:

che il prescuola è un servizio importantissimo (a Imperia i prescuola sono 11 con circa 350 frequentanti);

che in questo momento di tagli draconiani alla scuola, il comune deve aiutare le nostre scuole il più possibile, evitando di aumentare problemi e disagi che sono già tanti;

che la soluzione da lui prospettata (dare un contributo alle singole scuole perché svolgano “in proprio” il prescuola) è impercorribile perché le scuole hanno subito tagli consistenti del personale( insegnanti e bidelli) ed è,comunque, difficile chiedere al personale scolastico di caricarsi ulteriormente di un lavoro difficile e pieno di responsabilità.

Sullo sfondo di tutti questi problemi ci sta la SERIS che evidentemente non riesce a fare fronte al suo ruolo e a fornire i servizi contrattuali. Ho proposto per l’ennesima volta lo scioglimento di questa società. D’altra parte con i soldi risparmiati per compensare organismi e revisori della SERIS si potrebbe ampiamente pagare il prescuola (che costa 25.000/ 30.000 €. all’anno).

Di seguito riporto il testo del question time presentato:

La sottoscritta Carla Nattero, consigliere comunale della lista “La Sinistra per Imperia,”

letto sui giornali di domenica 5/9 che l’Amministrazione Comunale è intenzionata a eliminare per motivi finanziari pre-scuola e pranzo assistito;
sottolineato che si tratta di servizi molto utili a decine di famiglie e perciò non a caso sono forniti da molti anni dal Comune di Imperia;
rilevato che questa scelta è tanto più grave perché si assomma ai tagli draconiani che stanno subendo le scuole da parte del Ministero, perciò il risultato finale è la dequalificazione della scuola e gravissimi disagi per le famiglie con i genitori che lavorano;
chiede alla SV

quali sono i numeri dei frequentanti il pre-scuola e il pranzo assistito nell’anno scolastico scorso;
quale è stato il costo dei due servizi in questione sempre lo scorso anno scolastico;
se gli educatori per questi servizi sono forniti dalla Seris e quale è il rapporto relativamente a questo tema tra Comune e Seris;
a causa di quali specifici motivi economici sopravvenuti dopo l’approvazione del bilancio di previsione l’Amministrazione avanza questa scelta.

domenica 5 settembre 2010

Calziagirone e altre storie

SINISTRA PER IMPERIA - ITALIA DEI VALORI - RIFONDAZIONE COMUNISTA

Calziagirone e altre storie

Le conclusioni della riunione del Cda della Porto di Imperia sono state esattamente quelle preannunciate dai giornali. E quindi confermiamo il giudizio negativo già espresso dai nostri gruppi consiliari singolarmente in diverse sedi.

Ci chiediamo ancora con maggior convinzione di prima in che cosa consista la ripresa di ruolo del Comune, visto che né dalla composizione del Cda, né dalle dichiarazioni del Sindaco è emerso alcun cambiamento significativo. Dove è andata a finire la volontà di indicare il direttore dei lavori? Oppure di introdurre patti parasociali di maggior salvaguardia delle prerogative pubbliche?

E del tutto evidente che il Comune non ha ottenuto nessun risultato politico, nemmeno relativamente alla nomina del direttore dei lavori, poiché chiarissimamente si tratta di tecnico di fiducia del binomio Cozzi-Caltagirone, progettista sia del porto di San Lorenzo che di quello di Ventimiglia!!

Ciò che si sta profilando, invece, ha caratteristiche opposte alle intenzioni baldanzosamente sostenute negli ultimi mesi: un rafforzamento ulteriore del privato e una riconferma in toto della linea della Porto di Imperia che, per evidenti ragioni di quote societarie, coincide con quella di Caltagirone. L’Amministrazione Comunale non ha espresso il suo punto di vista neppure attraverso l’unico membro del Cda che la rappresenta direttamente e sarebbe ben autorizzato a fare proposte e dare giudizi dal punto di vista degli interessi pubblici (lo stesso, anzi, risulterebbe non aver avuto parole tenere nei confronti del Sindaco nel corso del precedente 'vertice politico').

Che cosa farà adesso il vicesindaco Lanteri? Si dimetterà, come aveva più volte minacciato, fin dal momento dei primi contrasti con Conti, se non fossero cambiati “gli interlocutori”?
La conferenza stampa di ieri ben rappresenta quale è il clima: Caltagirone si è esibito in una difesa “alla Berlusconi” del proprio operato, comprensiva di rituale rettifica del suo Ufficio Stampa, prendendosela con i giornalisti “che denigrano” e con l’ex direttore dei lavori, colpevole di non essere stato sufficientemente acquiescente. Sempre seguendo il 'modello Berlusconi', Caltagirone ha usato la carta del populismo più banale, sostenendo che le critiche dei consiglieri di opposizione sono strumentali e che la gente comune è dalla sua parte. Il gioco è quindi del tutto scoperto: abbiamo un imprenditore che svolge apertamente una funzione di leadership politica, sovrastando il ruolo istituzionale degli amministratori locali, a cominciare dal primo cittadino.

Posto che il peronismo dei costruttori edilizi, con relativa esaltazione del rapporto diretto con il popolo, era l’ultima cosa cui pensavamo di assistere, vogliamo ribadire a Caltagirone che la cosiddetta “gente comune” di Imperia è piena di dubbi sulla qualità e sulla funzione del suo porto, a cominciare dalle sue effettive potenzialità occupazionali e dalla possibilità di essere il volano di un reale sviluppo economico per il territorio. Nel contempo, leviamo ai cittadini imperiesi, alle forze sociali e alle parti politiche un allarme democratico per questo tipo di conduzione della cosa pubblica, che irresponsabilmente si affida ad un potere economico lasciato senza controlli e limitazioni.

Il Consiglio Comunale del 23 parte quindi male, perché la Giunta Strescino, dopo tante parole, si appresta a confermare la linea varata dall’amministrazione precedente. Da parte nostra, stando così le cose, ci sarà una opposizione decisa e puntuale volta a chiarire i punti oscuri dell’iter della pratica, le responsabilità pubbliche e private, indicando nello stesso tempo le strade per la ripresa di un maggiore controllo sull’opera da parte pubblica. La spiegazione dei punti controversi fatta nel suo comunicato dal Presidente della Porto di Imperia a nostro giudizio è molto parziale e lascia molti interrogativi aperti, anche riguardo alle ragioni delle indagini giudiziarie in corso. Interrogativi che non sono certo “formalismi”, per riprendere un termine usato da Calzia, ma motivi ben sostanziali, riconducibili proprio “al perseguimento del bene comune”, cioè del bene pubblico.

Poiché, come noto, il regolamento consigliare del Comune di Imperia penalizza fortemente i tempi degli interventi dei gruppi formati da un unico componente, già da ora annunciamo che ci coordineremo tra noi in modo da avere la possibilità di affrontare nell’insieme dei nostri contributi tutti gli aspetti di questa importantissima discussione in Consiglio Comunale.

Imperia, 4 settembre 2010

Dario Dal Mut
Pasquale Indulgenza
Carla Nattero

giovedì 2 settembre 2010

Sull'incontro Strescino/Caltagirone

Imperia 1 settembre 2010

Comunicato Stampa di Carla Nattero, consigliere comunale di Sinistra per Imperia.

Ho letto le ricostruzioni giornalistiche dell'incontro Strescino-Caltagirone. Al di là della attendibilità delle singole notizie, risulta chiaro che il Sindaco ha smesso in fretta di cercare di fare la voce grossa. Il preannunciato riassetto del CdA con l'entrata di Conti rafforza la componente privata, non certo quella pubblica.

Dal complesso delle dichiarazioni degli amministratori comunali si ricava l'impressione che non si vogliano affrontare i problemi reali emersi in maniera evidente nei mesi scorsi ma si miri semplicemente ad aggiustare la situazione, tornando agli equilibri precedenti. Lo dimostrano le dichiarazioni rilasciate da Fossati in serata che ripropongono pari pari lo schemino amministrativo iniziale come se in questi mesi non ci fossero stati degli sconquassi ineludibili.

Credo comunque che la loro sia una illusione perchè si è ormai rotto l'equilibrio tra un privato aggressivo e un Comune senza effettivi poteri di gestione e di controllo e perchè troppi sono gli interrogativi ancora senza risposta su possibili illegalità relative al complesso dell’iter del porto.

Le rassicurazioni “sul più bel porto del Mediterraneo “ non bastano più agli imperiesi, lo sappia Caltagirone. Perchè hanno visto i materiali ordinari con i quali il porto è stato costruito, i problemi ambientali che già emergono e quanto la struttura inserita nel bacino storico separi i cittadini dal mare che è sempre stato il loro.

E gli imperiesi si chiedono, sempre più scettici, perchè vedono l’andazzo dei porti turistici vicini, se ci sarà almeno uno sviluppo del lavoro e delle attività economiche in cambio delle enormi risorse pubbliche affidate al privato.

In questa situazione difficile, di cui fa parte anche la farsa della offerta-burla dell'acquisto delle azioni del porto, il Sindaco pensa bene di trovare un diversivo attaccando l'opposizione. E' una ricetta classica per uscire dall'angolo e rivela in modo plateale la sua debolezza e la divisione nella sua stessa maggioranza.

Le premesse per il Consiglio del 23 sono quindi poco incoraggianti, ma spero che comunque possa essere occasione di un confronto vero e chiaro.

giovedì 29 luglio 2010

Palasanità

Imperia, 29 luglio 2010.
Comunicato Stampa di Carla Nattero di “Sinistra per Imperia”.

E’ stata riportata ieri sera alla discussione del Consiglio la delibera sul Palasanità.

E’ stata presentata in zona Cesarini (scade il 18 settembre il termine ultimo per il finanziamento),dopo un iter travagliato che parte dal 2002 e ha visto il progetto preliminare approvato a fine 2007.

In particolare l’Amministrazione è dovuta tornare in Consiglio Comunale perché si è rivelata completamente sbagliata l’impostazione della delibera – che doveva essere quella definitiva - del gennaio 2010, tanto che la delibera approvata ieri sera ribalta la precedente su due punti fondamentali: la messa in sicurezza idraulica diventa premessa indispensabile all’opera e quindi il Comune se ne fa direttamente carico in una versione semplificata che punta a garantire la sicurezza esclusivamente del Palasanità; viene presentato lo studio di Valutazione di Impatto Ambientale giudicato non necessario nel Consiglio di Gennaio.

Quindi dal punto di vista tecnico questa delibera è certamente più affidabile della precedente; il punto finale però non è stato ancora messo perché si vedrà se arriveranno le autorizzazioni idrauliche e ambientali collegate all’atto.

E’ anche positivo che la messa in sicurezza del Palasanità non sia più legata a un accordo con i privati per una lottizzazione edilizia in via Acquarone perché per il Comune sarebbe stato come avere un cappio al collo che avrebbe consentito ogni nefandezza in un’area particolarmente pregevole dal punto di vista ambientale.

Detto questo però alcune considerazioni generali vanno fatte.

La prima è quella che a conclusione dell’iter emerge con chiarezza un dato: la localizzazione non adeguata del Palasanità. Alla fine viene in evidenza con nettezza che il luogo prescelto per un servizio di tale delicatezza:
- è al centro di un’area esondabile che, al di là del PalaSanità che avrà una probabile autorizzazione autonoma, bisogna mettere tutta in sicurezza;
- è vicino a una scuola e si presenteranno sicuramente problemi a causa dei rumori dei compressori e delle macchine sanitarie;
- è in una zona periferica dal punto di vista viabilistico perché la soluzione dell’Aurelia bis è molto lontana e presenta a sua volta molti problemi ambientali.

Il Comune di Imperia pur dotato di molte aree sceglie immancabilmente localizzazioni infelici per i grandi servizi pubblici: basta pensare alla Caserma dei Vigili del Fuoco e adesso al Palasanità.

La seconda è che permane la necessità di chiarire la funzione del Palasanità.

La struttura non può essere considerata sostitutiva dell’ospedale di Imperia ma deve essere finalizzata a una razionalizzazione e a un potenziamento dei servizi extraospedalieri. Sul punto, nonostante le richieste di chiarimento dell’opposizione anche attraverso la presentazione di un emendamento, rimane molta incertezza, destinata ad aumentare ovviamente con i tagli drastici subiti dalla sanità. E, in definitiva, è questo motivo strategico- la mancata chiarezza sul ruolo del Palasanità- che mi ha fatto ripetere lo stesso voto di astensione di gennaio.

lunedì 12 luglio 2010

Sulle dimissioni della Rambaldi

Comunicato Stampa di Carla Nattero de “La sinistra per Imperia” sulle dimissioni della Rambaldi.

Franca Rambaldi ha dichiarato che le dimissioni da assessore rappresentano una sua scelta personale, di opportunità politica.

Io penso invece che le dimissioni fossero dovute perché c’è una evidente conflittualità di interessi tra il governo provinciale della scuola e il ruolo di assessore alla pubblica istruzione nella città capoluogo. Queste problematiche nascono in particolare dalla gestione del personale statale, comunale e della SERIS coinvolto nella effettuazione dei servizi scolastici cittadini.

La scelta della sede ha certamente un valore simbolico. Io la leggo però in maniera diversa da quella proposta: credo che la Rambaldi abbia voluto sottolineare che l’unica appartenenza che riconosce,nel momento delle scelte difficili, non è quella all’Amministrazione Comunale ma è quella al Circolo Parasio.

Il Sindaco, infine, parlando del prossimo rimpasto ha dichiarato,testualmente, con evidente sprezzo del ridicolo, “di non volere indulgere alle quote rosa”. Ricordo al Sindaco che la Rambaldi era l’unico assessore donna. Se nel rimpasto non è prevista una presenza femminile significa che l’Amministrazione Strescino si pone tra le amministrazioni più chiuse d’Italia, senza nessuna donna assessore.

Mozione sulla legalità

Comunicato di Carla Nattero sulla mozione sulla legalità discussa ieri sera in Consiglio.

L’emendamento proposto dal consigliere del PD alla mozione sulla legalità, (effettivamente non consentito dall’uso perché è stato da tempo deciso dalla conferenza dei capigruppo di non proporne sulle mozioni per non stravolgerne il
senso), è stato il pretesto colto dalla maggioranza per creare la bagarre e cercare di affrontare da una posizione rivendicativa un tema delicatissimo che vede esponenti
del PDL in difficoltà a partire da Bordighera.

Sui problemi della legalità e delle infiltrazioni mafiose bisogna fare chiarezza,non sottovalutare,essere trasparenti e rigorosi nel rispetto delle leggi,rompere i legami tra politica e affari.

Questa battaglia deve essere di tutti,senza distinzioni.

Perciò è dovere dell’opposizione, senza fare processi e pronunciare sentenze anticipate, anche chiedere conto all’on. Minasso e al sindaco Strescino,per quanto interessato,sui sospetti di voto di scambio con la famiglia Pellegrino.

La reazione indignata di alcuni consiglieri comunali che sono usciti dall’aula durante il dibattito rivela che la fedeltà politica a volte è controproducente.

La mozione sulla legalità alla fine è stata votata dall’intero Consiglio e questo rappresenta,nonostante tutto un dato positivo. Io mi sono astenuta sull’emendamento,non per mancata condivisione del suo contenuto, ma per rispettare le modalità consuete di presentazione delle mozioni.

La frustrazione accumulata dal PDL su questa mozione è stata indirizzata sull’altra in discussione di tutt’altro argomento che trattava il tema importantissimo per la salute delle bonifiche dell’amianto per cui ,con molta miopia, la maggioranza ha fatto mancare il numero legale dopo l’intervento del relatore Indulgenza.

giovedì 8 luglio 2010

Interrogazione in comune di Imperia a firma Nattero-Dal Mut

Imperia, 6 luglio 2010.
Al Signor Sindaco
Al Presidente del Consiglio

Imperia

I sottoscritti consiglieri comunali Dario Dal Mut (Italia dei Valori) e Carla Nattero (Sinistra per Imperia) notata la notevole diminuizione di iscrizioni al Tempo Libero Estivo, un dato in controtendenza rispetto al resto della Regione;
ricevuta dagli utenti la spiegazione che il calo è dovuto all’aumento spropositato delle tariffe;
informatisi delle condizioni tariffarie e venuti così a conoscenza di un indecente “trucchetto” preparato dal Comune;
chiedono spiegazioni per capire se è proprio vero quello che appare dalle carte e dalle testimonianze dei cittadini;

in particolare i sottoscritti consiglieri comunali chiedono alla SV:
è vero che l’aumento da 90 a 104 € mensili della retta della Scuola Estiva (+ 16%)determinata a fine dicembre 2009, prima dell’approvazione del bilancio preventivo, non riguarda più il primo figlio di tutti gli utenti del servizio ma, con delibera del 13 maggio 2010, tale tariffa ha avuto una restrizione inverosimile perchè è stato deliberato di applicarla soltanto alle famiglie con un reddito ISEE non superiore a € 7500?

è vero che per il resto della popolazione, in cui rientra la stragrande maggioranza anche dei redditi bassi della nostra città, la tariffa è di 313 € mensili per il primo figlio e anche per i successivi? è vero quindi che, tolti gli indigenti, per tutto il resto della popolazione quest’ Amministrazione (che non mette le mani nelle tasche dei cittadini e tiene tanto alla famiglia) ha aumentato la retta del TLE del 300% senza informare nessuno, nascondendosi dietro alle tariffe vincolate del dicembre 2009?

giovedì 20 maggio 2010

Sul bilancio previsionale del Comune di Imperia

Dichiarazioni di Carla Nattero

"Questa volta la maggioranza non ha potuto mascherare la realtà dei fatti. Il bilancio previsionale certifica una situazione molto preoccupante delle finanze del comune. Stanno emergendo le conseguenze pesanti di scelte superficiali e propagandistiche fatte negli ultimi anni.

Le gravi difficoltà di bilancio hanno quindi la loro origine nelle responsabilità del governo locale. E' però indubbio che sono rese ancora più preoccupanti dal contesto di crisi nazionale e internazionale che vedrà, a sentire Tremonti, una ulteriore stretta sui trasferimenti di risorse agli enti locali.

Sono molti i dati del bilancio che impensieriscono. In primo luogo il mancato rispetto del patto di stabilità nei prossimi tre anni: in particolare nel 2010 è previsto uno sforamento per una cifra superiore ai 5 milioni di €. Ciò significa che a partire dal prossimo anno il bilancio sarà praticamente ingessato: senza mutui, senza assunzioni di nessun tipo, con la spesa allineata al livello minimo.

Nel corso del dibattito ho avuto l'impressione che molti della maggioranza sottavalutino le conseguenze tragiche del patto di stabilità che invece devono essere ben evidenti a tutti gli amministratori perchè dal 2011 sostanzialmente il comune sarà fortemente rallentato nella sua attività, per non dire paralizzato. In più c'è da sottolineare che ritornare a rispettare gli obiettivi del patto è arduo, visto che il Comune ha ormai venduto tutto il suo patrimonio. Rimangono le quote del porto turistico che sono difficili da piazzare. Comunque vendere le quote del porto per rientrare nel patto è la conclusione peggiore di tutta la storia sbagliata del porto turistico che ha visto nel corso del tempo realizzarsi una vera e propria dèbacle degli interessi pubblici.

In secondo luogo l'equilibrio raggiunto tra entrate e uscite di parte corrente è formale ma non sostanziale. Confrontando i dati del bilancio di previsione con il consuntivo 2009 emerge che mancano circa 3 milioni di € per mantenere il livello della spesa dell'anno scorso. Anche se le entrate sono state calcolate in maniera prudenziale, sarà un terno al lotto trovare nel corso della seconda metà del 2010 i milioni che mancano. Se non accadrà o accadrà parzialmente il comune già da quest'anno sarà in ginocchio perchè, senza un aumento degli stanziamenti in corso d'anno, alcuni settori non saranno in grado di finanziare interventi fondamentali. Mi riferisco a cultura, manifestazioni, turismo, ma anche all'ecologia e alle attività educative.

Siamo di fronte a una situazione al limite della sopravvivenza nonostante l'Amministrazione Strescino abbia varato una serie di aumenti che hanno messo e come le mani nelle tasche dei cittadini: dall'aumento del 26% della nettezza urbana, all'aumento della refezione, degli scuolabus, all'aumento delle tariffe dei parcheggi con la relativa estensione delle zone blu.

Il tutto in un momento in cui i cittadini hanno maggiori necessità perchè la crisi produce un generale impoverimento della popolazione. Nel bilancio 2010 il settore sociale è l'unico ad avere più o meno mantenuto i livelli consueti ma purtroppo gli stanziamenti non saranno sufficienti perchè tutti i dati locali e nazionali ci dicono che in pochi anni la domanda di assistenza è raddoppiata.

La maggioranza ha proposto una lettura minimale del bilancio, una via di mezzo tra il condominiale e l'aziendalistico. E' un approccio che non dà prospettive, occorre fare delle scelte a tutela dei cittadini, soprattutto dei più deboli. Nel mio intervento ho proposto di rivedere completamente il sistema delle società partecipate, da semplificare, assumendo direttamente sotto il Comune i settori più redditizi e ho proposto anche di riorganizzare la macchina comunale portando a zero le consulenze. Infine ho proposto di togliere dai cassetti, dove giacciono da anni, i piani delle spiagge e del lido che permetterebbero una valorizzazione delle concessioni demaniali".

Carla Nattero sul caso Baudena

"Che un avvicendamento nella Giunta preparato da mesi sia nel nome che nelle deleghe non sia andato 'in automatico' ma si sia rivelato un vero e proprio pasticcio dimostra la debolezza e la fragilità politica e amministrativa dell'Amministrazione Strescino. Già ne avevamo visti molti segnali: i rapporti difficili con la componente leghista, le fibrillazioni dentro il PDL, le nomine nelle società partecipate (lo stesso presidente Capacci per due società molto distanti tra loro).

Baudena avrà pure avuto motivi personali ma è certo che lo sbandierare negli ultimi giorni i tagli alla cultura, l'azzeramento della previsione dei fondi per le manifestazioni hanno avuto la sua parte nello spingerlo a cambiare idea. Penso anche che la generale instabilità dell'Amministrazione lo abbia sconsigliato a fare un sacrificio e a metterci la faccia in un momento difficile.

Il risultato è un compromesso: Baudena assessore ma in una posizione defilata, il Sindaco oberato di deleghe importanti. Questo confuso finale provvisorio rende ancora più debole e incerta l'amministrazione, in attesa di quel che succederà al prossimo sommovimento, quando la Rambaldi dovrà dare le dimissioni al momento di assumere la carica di Provveditore".

martedì 20 aprile 2010

Via Domenico Moriani, Partigiano

Imperia, 18 aprile 2010.


Al Presidente del
Consiglio Comunale di Imperia.


Question Time.

La sottoscritta Carla Nattero, consigliere comunale de La Sinistra per Imperia,

considerato che siamo alla vigilia del 25 aprile, la festa della Liberazione, e quindi il ricordo di tutti i democratici e gli antifascisti va alla Resistenza e al sacrificio dei partigiani;

visto che nei giorni scorsi è stata sostituita l’indicazione stradale della passeggiata Domenico Moriani e nella nuova non è stata riportata sotto il nome di Moriani la qualifica di “partigiano”;

rilevato che se fosse una scelta del Sindaco sarebbe una scelta gravissima, da condannare decisamente perché significherebbe volere dimenticare il ruolo dei partigiani nella liberazione dell’Italia dal nazifascismo;

chiede alla SV

quale è stata la motivazione della cancellazione della qualifica di partigiano nella indicazione stradale sopracitata;

se in città si sono verificati altri casi analoghi;

di ripristinare, qualsiasi siano state le motivazioni del Sindaco, la qualifica di partigiano per Moriani e, eventualmente, per gli altri partigiani ricordati nei nomi delle vie della nostra città.

mercoledì 24 marzo 2010

Carla Nattero sul museo navale, la gestione del bacino di Oneglia., il regolamento porto turistico

Di seguito riporto gli ultimi interventi in Consiglio Comunale di Imperia di Carla Nattero.

Sul museo navale.

Hanno suonato la grancassa per l’esposizione permanente di Luna Rossa e non hanno ancora messo il nuovo Museo Navale nelle condizioni di aprire. C’è il rischio più che con concreto che le Vele d’Epoca a settembre si tengano con il nuovo Museo Navale ancora chiuso.
E così l’edificio recentemente ristrutturato di via Scarincio, come è stato recentemente denunciato da Flavio Serafini, sta precipitando in una situazione di degrado.
E’ un amaro paradosso che la prima opera finanziata con i fondi europei sia l’ultima a essere terminata e non si sa ancora quando sarà effettivamente funzionante perché l’ass. Scajola ieri sera non è stato in grado di dare nessuna rassicurazione a proposito.
Scajola ieri sera ha addossato tutta la responsabilità dei ritardi alla direzione regionale del Ministero dei beni culturali e ambientali che non ha ancora preparato la gara per gli arredi. Io ritengo che ciò sia un alibi perché la questione degli arredi tra annunci e ritirate va avanti da anni. Come ho ricordato ieri sera, già nel novembre del 2005 l’allora assessore Baudena diceva di stare approntando i finanziamenti per gli arredi.
La realtà è un’altra: questa specie di tela di Penelope non dispiace a conti fatti all’Amministrazione perché la giunta non ha ancora deciso due cose: da chi fare gestire il nuovo museo e con quali finanziamenti.
E infatti l’ultima parte del mio question time, quella in cui si chiedeva una riunione della Commissione Consiliare Cultura per affrontare esattamente le questioni della gestione e dei finanziamenti è stata completamente ignorata nella risposta di Scajola.

Sulla costituzione della società per gestire porzione del bacino di Oneglia.

L’unico aspetto positivo di questa soluzione sta nel fatto che i noli dei charter saranno introitati dal pubblico. Per il resto la maggioranza ieri sera ha consumato montagne di retorica per un vero e proprio topolino. Ed è perciò che il mio voto è stato contrario.
Infatti la società varata ieri sera presenta una mancata chiarezza di fondo, perché pencola tra turistico e commerciale tentando di conciliare( male) l’input turistico con la effettiva destinazione commerciale della banchina.
Quest’ambiguità di carattere generale si riflette su tutti gli aspetti della nuova società che al momento attuale è una vera e propria scatola vuota perché, per divisioni interne alla maggioranza, non dice una parola chiara su nulla. Dicono che la fretta è dovuta alla volontà di riportare gli yacht per l’estate; io penso,invece, che sia da fare risalire alle esigenze del bilancio 2010, di cui ancora non si conosce niente e che sarà discusso in Consiglio tardissimo, a fine aprile.
Quali sono comunque gli elementi irrisolti che fanno nascere in mezzo alle nebbie la nuova società?
In primo luogo la società avrebbe dovuto riguardare l’intero bacino di Oneglia. Qui invece si tratta di una piccola fetta di calata Cuneo. E quindi restano aperti tutti gli interrogativi: che fine farà il commerciale? L’area che ospita i silos sarà attivata e da chi? Con quale destinazione? Quale sarà l’utilizzo della nuova banchina di fronte allo stabilimento Agnesi? Tutte domande senza risposta. Per portare un po’ di nuovi posti di lavoro bisogna dare un unico governo al bacino di Oneglia evitando di proseguire con la tecnica delle decisioni a foglia di carciofo che sono sempre perdenti per il pubblico.
Il secondo elemento che rimane oscuro è il ruolo della Compagnia Maresca. I lavoratori portuali che sono i primi interessati perché sono l’unica impresa che opera nel commerciale e perché la presenza degli charter presenta,come si è gia visto, molte sovrapposizioni con il lavoro portuale, non sono citati o coinvolti in alcun modo. L’ass. Calcagno ci ha fatto una lezioncina sui “terzi” che sono previsti, ma noi non abbiamo bisogno di rassicurazioni tecniche ma politiche. Se ci fossero state le idee chiare, e non la gran divisione che c’è in maggioranza, sarebbe stato semplice accompagnare la società con un protocollo d’intesa in cui si definisse il ruolo della compagnia portuale e dell’Assonautica, sempre citate in questi mesi. Invece, al di là di qualche parola di circostanza nel dibattito, non c’è niente di scritto e di sicuro.
Il terzo aspetto critico è proprio il tipo di contenitore prescelto. La maggioranza sostiene di avere preso tutte le cautele possibili per mantenere pubblica la società anche in futuro. Io ne dubito. Perché la normativa è complicata e sempre mutevole ma una cosa è certa non favorisce gli ibridi. E questa società lo è perché è pubblica ma nella gestione in particolare del personale si propone di avere le mani libere come un privato. E’ una società che si autoaffida, senza gara, un servizio che è considerato “pacificamente commerciale” dallo stesso consulente scelto dal comune. Non sono notazioni di carattere tecnico. Il timore è che la società sia meno blindata di quanto dicano, subentrino i privati a causa delle disposizioni in materia di normativa societaria e sfilino al Comune la concessione demaniale.
D’altra parte questa società ha un capitale di 10.000€ a fronte di spese per attrezzare la banchina di 500.000€. Non credo che il Comune abbia tali risorse, qualcuno dovrà finanziare l’investimento. Chi sarà? E torniamo alla mancanza di chiarezza che caratterizza questa scelta. In un caso in cui di precisione ce ne voleva tanta,per l’importanza dell’argomento e perché è in corso una indagine della magistratura.

Sul regolamento per il porto turistico.

Di positivo c’è che il regolamento è stato migliorato con una caterva di emendamenti presentati da maggioranza e opposizione. In più è stato riconosciuto che, dopo qualche mese di rodaggio, il regolamento potrà essere rivisto.
Rimane però l’impostazione generale fortemente restrittiva,da tessera del Billionaire, del complesso del regolamento. Per quel che riguarda le opere a terra questa filosofia arriva a impedire la stesa dei panni dalle finestre fronte mare dei residence oppure proibisce ai bambini di giocare nelle parti condominiali comuni.
Ogni aspetto della vita del porto è legato a questo concetto platealmente elitario un po’ berlusconiano e un po’ piccolo borghese, per cui anche i cantieri che stanno nell’area portuale dovranno sottostare a queste regole rigide e mi chiedo come potranno lavorare e movimentare gli automezzi necessari.
Io ho proposto qualche emendamento per abrogare le affermazioni più ridicole ma i miei emendamenti sono stati respinti.
Al di là degli aspetti segnalati rimangono alcuni problemi grossi di non facile soluzione,visto l’atteggiamento padronale evidenziato dalla Società in questi mesi il quale peraltro si riflette fedelmente nel regolamento proposto al Comune. Mi riferisco alla gestione delle manifestazioni che si terranno nella piazza pubblica di Calata Anselmi, agli spazi necessari al mega evento delle Vele d’Epoca, alla gestione dei parcheggi all’interno dell’area portuale.
L’insieme di queste considerazioni mi hanno portata a esprimere un voto di astensione.

martedì 16 marzo 2010

Il consigliere comunale Carla Nattero sintetizza le sue prese di posizione sui temi discussi ieri sera nel Consiglio Comunale di Imperia

Question time.
Discusso un mio qt che mette in rilevo tutti i disagi causati dall’inversione di senso unico in Via Andreoli. Ho particolarmente evidenziato l’ingolfo provocato sulla rotonda dell’autostrada, il tappo che ferma le autoambulanze che da via Andreoli devono raggiungere l’autostrada stessa,il lungo giro che devono fare gli automezzi per raggiungere la zona commerciale e industriale di Barcheto e infine le code delle automobili da e per Oliveto.
La risposta di Gagliano è stata evasiva, ha evidenziato i vantaggi per via Nazionale ma non ha affrontato le nuove problematiche che, a causa di questa misura, si sono aperte per il traffico della zona di Castelvecchio e degli Argini.

Ho presentato un secondo question time sui ritardi dell’apertura del Museo Navale e sul contemporaneo degrado della nuova struttura. Il question time non è stato discusso perché l’ass. competente Scajola era fuori in campagna elettorale. C’è l’impegno a discuterlo nel consiglio del 22 marzo. Mi auguro che Marco Scajola riesca ad organizzarsi, a rispettare il Consiglio e quindi a essere presente il 22 per rispondere in Aula su una questione così importante.

Delibere.

Esenzione pagamento suolo pubblico per Onlus.
D’accordo con la proposta ho presentato un emendamento per allargare l’esenzione a tutte le associazioni no-profit. Queste associazioni molto spesso sono piccole, hanno un ristretto giro economico ed è per loro troppo oneroso farsi riconoscere come Onlus. Ciò non impedisce loro di svolgere un importante attività di volontariato meritevole di questa esenzione. Per trovare un criterio obiettivo, certificato dal Comune, ho proposto di prendere in considerazione le associazioni no-profit che fanno parte della Consulta cittadina per il volontariato e quindi sono ben conosciute e a posto dal punto di vista legale. La mia proposta è stata accolta dall’opposizione e respinta dalla maggioranza che l’ha considerata tecnicamente non accoglibile. Ritengo che l’Amministrazione si sia dimostrata troppo prudente e che ci fosse lo spazio con la formulazione da me proposta per una interpretazione della legge in senso più estensivo.

Mozioni.

Treni.
Nel mio intervento ho messo in rilievo che si tratta di una questione centrale su cui il Comune deve svolgere un ruolo di indirizzo importante. Attualmente dal punto di vista del trasporto ferroviario Imperia è tagliata fuori dal mondo. I tempi di percorrenza lungi dall’essere migliorati sono peggiorati con il passare degli anni, il numero delle corse è altresì diminuito, non esistono più collegamenti diretti per l’Italia e l’Europa, lo stato dei vagoni e del materiale rotabile è penoso, le stazioni sono fatiscenti e senza personale. In più, per il mancato accordo tra le ferrovie italiane e francesi, sono diventati rarissimi i collegamenti diretti con Nizza e quindi con l'aeroporto internazionale a noi più vicino. Siamo in una terra di nessuno: il vecchio sistema è in via di smantellamento e i tempi del nuovo: raddoppio e nuova stazione si allontanano. I pendolari soffrono particolarmente nella loro quotidianità di questa situazione di disagi. Per cui la richiesta di cui si è fatto portatore il consigliere Indulgenza di affrontare il tema e di lavorare per aprire un Tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati vede il mio pieno accordo.
Non ci può essere rilancio cittadino senza un servizio di trasporto ferroviario efficiente.

sabato 13 marzo 2010

la libertà di culto e religiosa è uno dei pilastri della nostra Costituzione

Mi hanno molto colpito le parole di Gagliano. Prima dice che non vanno bene per motivi urbanistici e viabilistici gli attuali luoghi di preghiera degli islamici e di adoperarsi per ricercare una soluzione alternativa. Poi il giorno dopo rende ancora più netta la sua posizione e dice di avere informato la comunità islamica che le loro sedi di preghiera non devono essere più utilizzate e che non è prioritario per la Lega cercare una soluzione e quindi nella seconda dichiarazione “corretta” esprime un divieto e basta .

Il tutto giustificato da alcune questioni amministrative facilmente risolvibili e soprattutto dal suo solito armamentario confuso di luoghi comuni che più sono razzisti più sono preceduti da dichiarazioni di antirazzismo.

In primo luogo mi chiedo a che titolo Gagliano abbia fatto la comunicazione di chiusura delle moschee che dice di avere fatto. E’ una sua posizione di partito o è condivisa dal Sindaco e dalla Giunta? Quali sono i provvedimenti amministrativi che eventualmente ha messo in atto? Come li ha motivati?

In secondo luogo queste prese di posizione mi sembrano altamente strumentali, hanno un forte sapore elettorale, la volontà di riprendere consenso su un argomento tipicamente leghista vista l’impopolarità conquistata dall’Assessore sul piano delle strisce blu.
E’ veramente sbagliato soltanto per fare propaganda e demagogia. agitare problemi dove non ci sono (la moschea di via S.Lucia è attiva senza questioni da tanti anni) oppure dove ci sono ma sono simili a tutti quelli causati dalla presenza di un gran numero di persone in un arco limitato di tempo.

Ma chiarito tutto ciò non voglio esulare dalla questione di fondo: la libertà di culto e religiosa è uno dei pilastri della nostra Costituzione e deve essere garantita a tutti, compresa ovviamente la comunità islamica che vive e lavora nella nostra città. E quindi non condivido per niente la presa di posizione di Gagliano perché, al contrario di lui, penso che la possibilità di esprimere la propria fede pregando nelle moschee sia un diritto dei cittadini musulmani che vada garantito e salvaguardato dagli amministratori comunali nell’ambito delle proprie competenze e che ciò deve essere considerato come un aspetto imprescindibile del dialogo interculturale e della civile convivenza cittadina.

Carla Nattero
La sinistra per Imperia



giovedì 4 marzo 2010

Il modo di stare in maggioranza della lega

COMUNICATO STAMPA DI CARLA NATTERO

Ieri sera dopo vari rinvii è stata discussa la mia interrogazione sul piano della sosta a Imperia.
Nel mio discorso ho posto alcuni problemi:

non è possibile non lasciare neppure uno spazio libero in tutto il centro; un minimo sfogo è necessario per non rendere impossibile la vita di chi ci risiede;

l'aumento delle tariffe- parcheggio del 50% in centro e del 20% nelle zone periferiche è una vera e propria tassa imposta in forma indiretta ai cittadini: è come se si trattasse di una tassa di scopo per dare all'Imperia Servizi risorse per costruire parcheggi, visto che il comune non finanzia nulla in proprio perché non ha una lira;

la politica di fare definire i piani della sosta all'Imperia Servizi è profondamente sbagliata perchè l'Imperia Servizi ha scopi soltanto commerciali e non ragiona né di viabilità e sosta con un po' di respiro e neppure tiene in considerazione il livello di esasperazione cui sono arrivati i cittadini;

la politica monocratica e da azienda privata dell'Imperia Servizi è confermata e resa ancora più grave dalla concentrazione delle deleghe nelle mani del presidente Capacci che può decidere in autonomia fino alla spesa di 300.000 €; mi chiedo a tal proposito quale sia il ruolo residuo del CdA dell'Imperia Servizi;

a fronte di questa totale privatizzazione dei parcheggi visto che in centro a Oneglia vivono anche persone normali, con stipendi normali, il minimo che l'amministrazione possa fare è copiare quello che si è fatto in tutta Italia cioè prevedere abbonamenti veramente convenienti (100-150 € l'anno) destinati ai residenti i quali ne potrebbero usufruire esclusivamente nella zona vicina all'abitazione.

Alle mie richieste l'Ass. Gagliano non ha modificato in nulla le sue convinzioni e ha riproposto quello che sostiene da mesi. Cioè ha fatto da megafono puro e semplice alla politica dell'Imperia Servizi. Ha fatto però un'ammissione: la distesa di strisce blu nel centro di Oneglia è dovuta alla necessità di costringere i cittadini a utilizzare il Parcheggio di piazza Unità Nazionale. E per tale parcheggio (chiuso tutte le sere alle 20,30) secondo l'Assessore è più che conveniente un abbonamento di 40/60 € al mese.

Una risposta un po' più puntuale alle mie critiche è arrivata dal resto della maggioranza che, a fine seduta, ha varato anche con la nostra approvazione una Commissione Speciale sulle problematiche della viabilità e della mobilità urbana. Le Commissioni non fanno miracoli ma questo nuovo organismo, vista la situazione che è quella che ho descritto nella mia interrogazione, può riportare alla città qualche decisione importante sulla mobilità e sulla politica della sosta. Stupisce la reazione piccata della Lega con le dimissioni di Soria dalla stessa Commissione. Gagliano non è l'unico assessore che si trova a interloquire con una Commissione Speciale. D'altra parte quello che ha fatto finora non giustifica certo la sua pretesa di una situazione di privilegio nei rapporti con il Consiglio. Riflettendo in generale non credo che si tratti di una semplice fibrillazione elettorale dentro la maggioranza. Credo che la questione sia più ampia e riguardi il modo di stare in maggioranza della Lega stessa. E se è il problema è questo, la rammendatura è difficile.

Carla Nattero

venerdì 19 febbraio 2010

Nuovo sito SEL Imperia

Sinistra Ecologia e Libertà di Imperia ha preparato il suo nuovo sito. Contiene informazioni sulle elezioni regionali e provinciali 2010. Ecco il link:

Sinistra Ecologia Libertà - Imperia

giovedì 11 febbraio 2010

Nicola Podestà ritira la sua candidatura

Imperia,11 febbraio 2010. Comunicato Stampa.

Il comunicato con cui Nicola Podestà ritira la sua candidatura dà il senso più compiuto del dibattito che si è tenuto nel centrosinistra.

Ritardi e incertezze attribuibili soprattutto al PD e alla farraginosità dei suoi pesi e contrappesi interni, ci costringono a compiere una scelta in un tempo ristretto, tale da non permettere consultazioni e valutazioni approfondite tra due candidature entrambe degnissime, sia sotto il profilo dell’integrità personale, sia sotto il profilo politico e professionale.

Podestà fa un passo indietro perché ritiene che non ci sia più tempo per svolgere democraticamente questa consultazione e perché ritiene che adesso il primo obiettivo sia quello di far partire la campagna elettorale del centrosinistra unito contro una destra arrogante, piena di soldi e di prosopopea.

Riteniamo che il suo gesto e le sue parole rivelino un alto disinteresse e un’alta moralità in coerenza con il suo percorso di tutti questi anni. E dalle sue parole trovano un’ulteriore conferma le ragioni per cui in queste settimane abbiamo sostenuto la sua candidatura, ampiamente apprezzata dai cittadini.

Vogliamo sottolineare inoltre che la figura di Podestà ha una propria caratura specifica che si può sintetizzare, come da lui stesso ricordato, nella critica propositiva al tradizionale approccio politico, nella non omologazione a una logica clientelare, nella novità programmatica sui temi ambientali e della partecipazione democratica . Caratteristiche importantissime che non possono andare perdute e devono costituire la base della proposta politica della nostra alleanza.

E’ proprio a partire da questi punti che chiediamo in primo luogo al PD e poi a Riccardo Giordano di cogliere l’importanza politica e umana della offerta di collaborazione di Podestà e di valorizzarla al meglio. In questo modo possono trovare una prima sintesi i diversi punti di vista che si sono confrontati in queste settimane nel centrosinistra , arricchendo la base politica e programmatica della candidatura a presidente della Provincia di Riccardo Giordano, una figura politica che stimiamo, che ha salde radici nelle principali categorie economiche della nostra provincia ed ha inoltre al proprio attivo una notevole e positiva esperienza di amministratore.

Il coordinamento provinciale di Sinistra,Ecologia e Libertà.

lunedì 8 febbraio 2010

Nuova assemblea di SEL

Mercoledì 10 alle ore 21 , presso la sede di salita Ricardi 6 a Imperia Oneglia, si terrà una nuova l'assemblea di Sinistra Ecologia e Libertà. All'ordine del giorno:

- organizzazione raccolta firme per le regionali
- elezioni provinciali e completamento delle candidature provinciali

venerdì 5 febbraio 2010

Assemblea di SEL nella zona di Imperia

Venerdì 5 febbraio ore 20.30, presso la sede di salita Ricardi 6 a Imperia Oneglia, si terrà l'assemblea di Sinistra Ecologia e Libertà, i compagni e gli amici della zona di Imperia sono invitati a partecipare.


All'ordine del giorno:


- elezioni provinciali e regionali

- alleanze

- candidature


Sulla spiaggia artificiale

Imperia, 4 febbraio 2010.

Al Presidente del Consiglio Comunale.
Interrogazione urgente.

La sottoscritta Carla Nattero, consigliere comunale de La Sinistra per Imperia,
visto che è in via di realizzazione la spiaggia artificiale tra San Lazzaro e la foce del Torrente Impero, approvata come parte integrante del complesso del progetto del Porto Turistico dalla Conferenza dei servizi dell'agosto 2006;

sottolineato che tale approvazione era comprensiva di prescrizioni,espresse dal Settore Opere Marittime ed Ecosistema Costiero della Regione Liguria, relative alla modellazione della barriera sotto il pelo dell'acqua e soprattutto relative alle caratteristiche granulometriche del materiale necessario alla formazione della spiaggia;

evidenzia la grande preoccupazione espressa in questi giorni dai cittadini in merito alla qualità dei materiali , probabilmente provenienti dai cantieri del raddoppio ferroviario, utilizzati per la formazione della spiaggia ;

rileva che è stata segnalata dai cittadini stessi la presenza in mare di grandi aree fangose che inquinano l'ecosistema marino e compromettono la trasparenza delle acque;

chiede alla SV

chi è il professionista direttore dei lavori della realizzazione della spiaggia artificiale;
da dove provengono con certezza i materiali utilizzati;
se il soggetto attuatore- la Porto di Imperia - ha svolto le analisi necessarie ad una completa definizione granulometrica e chimico-biologica del materiale impiegato per verificarne l'idoneità;
di dare l'indicazione ai competenti uffici di svolgere come Comune rapidamente tutti i necessari controlli,sia dei punti sopraindicati ,sia dell'idoneità del materiale, al fine di evitare un eventuale, grave danneggiamento ambientale.

Interrogazione urgente di Carla Nattero

Imperia, 25 gennaio 2010

Al Presidente del Consiglio Comunale.
Interrogazione urgente con risposta in Consiglio.

La sottoscritta Carla Nattero, consigliere comunale della lista “La Sinistra per Imperia”,
visto che in questi giorni, tra la protesta della popolazione,si sta attuando il piano della sosta della società Imperia Servizi approvato con delibera di G.M. del 29/10/2009;
considerato che tale Piano viene definito una “razionalizzazione” della sosta ma in realtà si tratta di un netto peggioramento delle condizioni di parcheggio attuali all'evidente e unico scopo di fare cassa;

rilevato che il piano in questione prevede di andare a individuare le ultime aree libere nel centro per trasformarle in aree a pagamento ( è questo il caso, per es., del passaggio a pagamento dei pochi posti ancora liberi in p.zza Calvi , in P.zza Flli Serra, in via Schiva e in Piazza Goito);

osservato ulteriormente che il piano trasforma in aree a pagamento alcune zone di dimensioni più rilevanti,poste nell'immediato margine delle zone più centrali della città (è il caso, per esempio, dei posti in Lungomare Cristoforo Colombo, di quelli nel piazzale interno del Palazzo di Giustizia in via XXV aprile e del parcheggio in superficie di Piazza Mameli);

sottolineato inoltre che è prevista l'aumento della tariffa oraria di tutti i parcheggi – nuovi e vecchi- sarà del 50% in tutto il centro di Oneglia e in via Cascione (si passerà da €1 a €1,50) e del 20% nel resto della città (si passerà da €1a €1,20) perciò la novità comporterà un bell'aumento di spesa per i cittadini che va aggiunto a quelli già in vigore dei servizi scolastici e sociali, in primis refezione e asili nido;

notato non solo che i cittadini stanno facendo sentire la propria voce contro queste misure, troppo esose sia per chi deve raggiungere il centro per lavoro, sia per chi vi risiede,ma anche che la protesta si sta organizzando con la nascita di un Comitato contro il piano parcheggi;
chiede alla SV

di portare alla discussione democratica del Consiglio Comunale queste misure,importantissime per la vita quotidiana dei cittadini e assunte con criteri esclusivamente aziendalistici dall'Imperia Servizi con il beneplacito della Giunta Comunale;
di modificare radicalmente il Piano della sosta mantenendo le poche aree libere nel centro, rivedendo gli aumenti di tariffe e prevedendo abbonamenti fortemente agevolati per i residenti;
in particolare chiede alla SV, sempre nell'ambito della verifica del rapporto con l'Imperia Servizi che si caratterizza sempre più come un'azienda a conduzione monocratica e con un controllo comunale non adeguato:

se corrisponde al vero che il Presidente dell'Imperia Servizi, ing. Capacci, ha ricevuto amplissime deleghe dal Consiglio di Amministrazione stesso, tanto da potere decidere spese in autonomia fino a un tetto di €.300.000;

se il Piano è stato analizzato e approvato secondo le modalità previste dal contratto di servizio e dallo statuto dell'Imperia Servizi.

martedì 2 febbraio 2010

Sardi: positiva la candidatura di Nicola Podestà

COMUNICATO STAMPA DI “SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ “

In merito al dibattito apertosi nel centrosinistra sulle candidature alle elezioni provinciali, Lucio Sardi, portavoce imperiese del movimento Sinistra, Ecologia e Libertà dichiara:

"E' indubbio che siamo in forte ritardo e non si può neppure sottacere che tale ritardo sia in gran parte da imputarsi alle incertezze ed indecisioni del Partito Democratico. La candidatura proposta di Nicola Podestà, per il suo profilo personale e professionale, è da ritenersi positiva. Se il PD ritiene che ci possano essere altre candidature altrettanto valide è bene che le proponga rapidamente per consentire all'intera coalizione di avviare un confronto, a partire dai programmi, per giungere ed una definizione sulle diverse ipotesi in campo."

giovedì 28 gennaio 2010

Nasce il Coordinamento Provinciale imperiese di Sinistra Ecologia e Libertà

Nasce il Coordinamento Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà. L'Assemblea Provinciale ha nominato i rappresentanti territoriali che avranno il compito di coordinare le attività in tutta la Provincia. I componenti del Coordinamento sono Enzo Barnabà, Giuseppe Carabalona, Stefano Fantini, Carla Nattero, Roberto Ormea, Alberto Piattelli, Pino Pannuti, Corrado Ramella, Fulvio Rombo, Lucio Sardi, Mauro Servalli.

I portavoce designati sono Lucio Sardi e Fulvio Rombo. Sinistra Ecologia e Libertà si presenta sulla scena politica come un soggetto capace di aggregare le varie anime dell'eterogeneo mondo del centro-sinistra, da coloro che provengono da diverse esperienze di militanza nei partiti, a coloro che arrivano dai movimenti, dai comitati civici, dalle associazioni culturali e di volontariato, fino alla società civile, formata da chi desidera un'alternativa alla politica delle destre.

In conseguenza di ciò, il Coordinamento Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, in vista dell'approssimarsi delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Imperia esprime i seguenti orientamenti:

1 - Sinistra Ecologia e Libertà presenterà la propria lista per le elezioni provinciali di Imperia con obiettivo primario di sostenere un'alleanza comune di centro-sinistra;

2 - Sinistra Ecologia e Libertà nella formazione delle proprie liste intende perseguire l'obiettivo di fornire un segnale di rinnovamento e innovazione della politica, in linea con il forte segnale giunto in occasione dello straordinario risultato del proprio leader nazionale Nichi Vendola alle primarie in Puglia;

3 - il coordinamento provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà intende aprire a tutte le realtà sociali la propria azione politica alle istanze territoriali e a tal fine intende promuovere iniziative specifiche su alcuni temi, posti come prioritari nell'agenda politica, con particolare attenzione alle problematiche dell'ambiente, dell'acqua e della gestione dei rifiuti.

venerdì 22 gennaio 2010

22/01/2010 - Comunicato Stampa di Carla Nattero

Ritiro della pratica di variante per l’edificio dei Vigili del Fuoco.

Ieri sera in Consiglio è stata ritirata dall’Amministrazione la delibera che dava alla Provincia,mediante una variante urbanistica,la possibilità di costruire, al posto di una parte(il blocco Sud) dell’ex sede dei Vigili del Fuoco, un nuovo edificio di 10.000 mc destinato a residenze e locali commerciali.
Nella Commissione 3^ ,al momento dell’esame della pratica, la minoranza aveva fatto la proposta del ritiro perché l’immobile dei Vigili del Fuoco era stata destinata dalla Provincia per realizzarvi la nuova sede dell’Istituto d’Arte, ormai da decenni costretto a stare nell’ex- Regina Pacis, un edificio con gravissimi problemi strutturali e di sicurezza.
Nel momento in cui la Provincia rinuncia al progetto a favore dell’Istituto d’Arte e decide di mettere in vendita una parte notevole dell’immobile chiedendo al Comune di Imperia di valorizzarlo con una variante che renda possibile il mutamento di destinazione d’uso da “interesse collettivo” a “residenze e commerciale” ed autorizzi contemporaneamente un aumento della cubatura e dell’altezza, credo che sia giusto richiedere contestualmente alla Provincia di impegnarsi,attraverso un’apposita convenzione, a individuare un’area o un’immobile nella città da Imperia da destinare a nuove sede dell’Istituto d’arte e a finanziare direttamente e indirettamente l’opera. Essendo praticamente in campagna elettorale non è il momento giusto per aprire la trattativa ma, dopo le elezioni, con i nuovi vertici della Provincia, la variante dovrà essere impostata in questo modo per arrivare a dare una sede moderna e funzionale all’Istituto d’Arte.
Perciò con queste motivazioni concordo con la decisione dell’Amministrazione.

Le Vele.

Il progetto è in itinere dal 2007. E’ stata una cosa lunga per difetti di documentazione, per qualche disguido burocratico. Ma l’ostacolo maggiore è stato l’errore di fondo fatto nella pianificazione urbanistica. L’Amm. Sappa con una variante del 2003 ha permesso che nell’area tra la Porta del Mare e l’eliporto si potesse edificare su un lotto minimo di 2000 mq. Ciò comporta, oltre alla villetta della Fontana Rosa che c’è già, il permesso alla costruzione di altri due edifici di circa 5000 mc l’uno, situati ai due lati della pizzeria già esistente. Uno di questi edifici, quello a ponente, era appunto all’esame definitivo del Consiglio ieri sera.
La scelta urbanistica del lotto minimo significa che il Comune ha acconsentito che fosse prevista,accanto a un colosso da 100.000mc. come il progetto ex-Ferriere, una ulteriore microclonazione dell’edificazione che non può avere senso estetico, toglie l’apertura al mare al lungomare Vespucci, ingombra la stessa strada con un eccesso di accessi veicolari, separa maggiormente il parco urbano dal quartiere Primavera.
Queste osservazioni sono state fatte da me e dagli altri consiglieri di opposizione nei diversi passaggi in Consiglio. Il CTU della Provincia a livello tecnico ha fatto osservazioni similari. E sulla base di esse sono stati fatti dei cambiamenti ( una maggiore distanziazione tra gli edifici, la riduzione degli accessi, il mantenimento di un’area a verde che prima era parcheggio) certamente migliorativi. Però il difetto di fondo della edificazione parcellizzata, originato dalla volontà di andare incontro sempre e comunque agli interessi dei privati, non è stato superato e non poteva esserlo.
Perciò il mio voto si è mantenuto contrario come in tutti i passaggi precedenti.

Palasalute.

E’ stato portato ieri sera in Consiglio il progetto definitivo del Palasalute in via Acquarone a Porto Maurizio. Il dibattito in Consiglio è stato accanito perché la maggioranza ha voluto a tutti i costi ragionare del Palasalute in se stesso rifiutandosi di affrontare le ripetute sollecitazioni dell’opposizione a collegare il Palasalute al discorso più generale di riorganizzazione della rete ospedaliera in Provincia. E’ chiaro, emerge da ogni atto, compresa la relazione dei progettisti, che questa struttura è propedeutica all’ospedale unico. La mia richiesta è stata di accompagnare l’approvazione del progetto con un ordine del giorno in cui il Consiglio affermasse unanimente che il Palasalute non può essere sostitutivo dell’ospedale e che si esprimesse la volontà, per altro già espressa in altre sedi, di mantenere la sede ospedaliera a Imperia per l’emergenza sanitaria per i cronici, per malattie a bassa intensità.
La maggioranza ha voluto a tutti i costi separare i due momenti e io sinceramente non ho capito perché. Non penso che una settimana in più potesse fare cambiare tanto le cose, visto e considerato che il progetto in fin dei conti è stato approvato dalla Giunta il 24 dicembre e quindi il Consiglio era ampiamente nei suoi diritti se richiedeva qualche giorno in più di riflessione.
Anche l’emendamento chiarificatore presentato da Indulgenza sulla questione dell’emergenza sanitaria non è stato accolto.
Tutto ciò rende ai miei occhi la situazione poco chiara e perciò, pur considerando il miglioramento evidente che darà il Palasalute ai servizi di medicina territoriale, ho espresso un voto di astensione.

mercoledì 6 gennaio 2010

Liguria: Alle regionali SEL presenterà la sua lista

In merito a quanto pubblicato da “Il Secolo xix” del 6/1, teniamo a precisare che:

- L’ipotesi di una nostra presenza nella lista Burlando non è mai stata presa in esame e non ha nessun fondamento. La lista del Presidente non ha inoltre natura politica, ma su un profilo civico tiene insieme personalità diverse, anche provenienti dal Centrodestra. E’ quindi incompatibile con nostro il progetto. E’ inoltre escluso che SEL partecipi a cartelli elettorali di qualunque natura.

- SEL (Sinistra Ecologia Libertà) presenterà una propria lista aperta alla società civile, a personalità della sinistra ed ai movimenti.

- Lotta alla precarietà, ecologia e laicità sono alla base della nostra idea di Liguria.

Sarà questa la bussola con la quale definiremo le nostre alleanze. Ad oggi non abbiamo siglato alcun accordo, nè con il PD, nè con Burlando, in quanto non c’è stata alcuna seria discussione programmatica.

Ovviamente lavoriamo per dar vita ad un’alleanza progressista, ma nulla è scontato! Lo scenario nazionale, a partire dai fatti gravissimi che stanno avvenendo in Puglia, ci restituisce una quadro assai preoccupante.

L’ossessione centrista del PD, rischia ovunque di pregiudicare un lungo lavoro unitario.

Simone Leoncini
Stefano Quaranta
Coordinamento regionale
Sinistra Ecologia Libertà-Liguria