martedì 20 settembre 2011

La proposta del circolo SEL di Imperia sulla refezione scolastica

Comunicato Stampa.

La proposta del circolo SEL di Imperia sulla refezione scolastica presentata dai consiglieri comunali Carla Nattero e Dario Dal Mut.

La privatizzazione della refezione scolastica,ipotesi che gira da decenni sui tavoli delle diverse amministrazioni di Imperia, diventerà realtà dal prossimo anno scolastico.

Questa scelta gravissima non è stata imposta dalla manovra di agosto, come vuole fare credere il sindaco, ma è una sua scelta politica autonoma.

La decisione di affidarsi ai privati, pur essendo una tentazione ricorrente, al dunque non è mai stata assunta dalle amministrazioni precedenti per motivi ben fondati. Troppe le esperienze negative conosciute, anche vicino a noi, troppi i rischi di una caduta complessiva di qualità di un servizio delicatissimo che riguarda anche la tutela della salute dei piccoli.

Questa responsabilità gravissima se la assume invece Strescino, conducendo la refezione alla privatizzazione, portando così a conclusione il processo avviato nel 2008.

Infatti già con l’istituzione della Seris (e anche qui con una scelta solo apparentemente tecnica, a causa dei vincoli posti dal mancato rispetto del patto di stabilità) comincia l’operazione sganciamento dal pubblico e la nascita di una soluzione “escamotage” che in quanto tale si rivelerà del tutto insoddisfacente: per il decadimento della qualità del servizio, le condizioni contrattuali peggiorate dei lavoratori, le spese aggiuntive consistenti per il funzionamento della società. Il risultato sarà un abbassamento della qualità e un aumento del 20% delle tariffe in due anni!

Dal 2008 la refezione è in bilico e adesso Strescino le dà il colpo di grazia. Gli alunni e le famiglie ora pagano anni di incertezza e di soluzioni-tampone.

Noi riteniamo, a differenza di Strescino, che la refezione sia uno dei servizi fondamentali, una priorità che si conferma tale anche di fronte a una panoramica a 360°degli impegni di un comune. Pensiamo che sia essenziale perché è il servizio che con più forza rappresenta l’incontro tra la comunità cittadina e quella scolastica, tra famiglie e amministrazione pubblica.

Perciò non ci rassegniamo alla privatizzazione e proponiamo di seguire un’altra strada, di superare la soluzione- tampone Seris e di fare ritornare comunale la refezione, come la legge assolutamente contempla.

Riteniamo che sia preferibile una razionalizzazione pubblica del servizio, con i possibili risparmi relativi, di un affidamento ai privati. Ciò richiede una riorganizzazione generale certamente complessa( delle cucine, del personale e degli acquisti) ma non impossibile da realizzare, utilizzando anche il personale comunale che ha tanti anni di esperienza nel settore. Chiediamo che questa proposta di riappropriazione comunale del servizio (con le relative modalità organizzative ed i costi collegati raffrontati con quelli del servizio privatizzato) sia discussa nella Commissione Consiliare competente e soprattutto sottoponiamo questa proposta alla cittadinanza e al confronto delle famiglie che in questi giorni si stanno adoperando per salvaguardare la qualità delle mense.

Un ultimo aspetto che rischia di essere trascurato ma è importantissimo, è quello dei servizi educativi comunali. Anche questi servizi (il doposcuola,il sostegno,ecc..), attualmente in parte affidati alla Seris, saranno privatizzati? Si tratta di servizi importanti ma di dimensioni contenute in cui il comune negli anni ha costruito molte professionalità interne. Sarebbe una sciagura per le scuole ,in tempi duri come quelli attuali, perdere questi servizi o vederli peggiorati, perciò richiediamo che i servizi educativi ritornino totalmente comunali, con l’utilizzo delle educatrici comunali.

La città avrebbe bisogno di ben altro

Comunicato Stampa di Carla Nattero, capogruppo di “Sinistra per Imperia”

Insieme alla presentazione del nuovo Vice Sindaco, Strescino ha confermato gli ascensori al Parasio,ha appoggiato per il porto turistico la sub permuta dei contratti da Acquamare a Imperia Sviluppo, infine ha annunciato il passaggio ai privati del servizio di refezione scolastica.

Quindi il sindaco ha già abbandonato le velleità dell’ultimo Consiglio, ha ribadito una totale continuità con il passato e una riproposizione piatta della linea Leone, tanto che viene da chiedersi quale sia stato l’oggetto del contendere con l’ex vicesindaco.

La mancanza di coraggio nei contenuti fa il paio con la debolezza politica della sua giunta. La nomina del terzo vicesindaco in poco più di due anni rimanda irresistibilmente ai “Dieci piccoli indiani” della Christie. Fuor di metafora rivela una situazione da fortino assediato, che la giunta, sottoposta a uno smottamento continuo, non è assolutamente in grado di spezzare, affrontando i tanti nodi dell’attività amministrativa, a partire dai servizi e dal porto turistico.

Perciò la mancata distribuzione di deleghe fondamentali(porto,bilancio) non è il frutto di volontà accentratrice ma di immobilismo politico. Tra gli alleati di giunta e tra le correnti del PDL l’unico risultato per ora che mette d’accordo tutti è lo zero a zero.

La città, ed è una banalità sottolinearlo, avrebbe bisogno di ben altro. Perciò l’andamento sconfortante, anche se previsto, della crisi politica nel comune di Imperia ci riconferma nella nostra richiesta di elezioni anticipate.

martedì 13 settembre 2011

La ricetta di Leone è fallita, quella di Strescino non esite.

COMUNICATO STAMPA
dei consiglieri Carla Nattero e Dario Dal Mut, de “La Sinistra per Imperia”.

Le dimissioni di Leone non giungono inaspettate. Sanciscono un fallimento tutto politico. Dimostrano quello che già avevamo detto sette mesi fa, al momento della sua nomina: non può trovare la quadratura sul porto turistico lo stesso che ha contribuito in maniera determinante ad arrivate all’attuale intruglio amministrativo. Le sue dimissioni dimostrano anche l’impossibilità di applicare ricette liberiste, di pura razionalizzazione manageriale nella gestione dei servizi, in un momento in cui tutti i cittadini stanno pagando pesantemente il prezzo della crisi.

Esce di scena il vicesindaco Leone, come già era uscito il primo, Lanteri. E’ il fallimento, nei suoi esponenti più significativi, di ogni continuità con l’amministrazione Sappa.

La ricetta di Leone è fallita, la sua diligenza è stata assaltata dagli indiani. C’è una ricetta di Strescino? E soprattutto qual è?

Il discorso di Strescino in Consiglio in primo luogo ha fatto trasparire in maniera molto evidente il suo sollievo per le dimissioni di Leone. Tanto che ci sembrano del tutto attendibili le interpretazioni di coloro che sostengono che Leone ha semplicemente giocato d’anticipo.

Al di là del clamoroso sollievo, nel discorso di Strescino, però, in termini di contenuto non c’era nulla.

Il Sindaco ha parlato di “un’occasione per una svolta“ ma una svolta deve basarsi su contenuti amministrativi alternativi a quelli praticati finora: nel porto, nei servizi, nella manutenzione della città. Quali sono le idee del Sindaco su queste tematiche? Ha la forza di contrapporsi al suo partito di appartenenza che è stato il regista di molte delle scelte sciagurate degli ultimi 10 anni? Qual è l’appoggio reale che ha dai Consiglieri Comunali della sua stessa maggioranza? Per quanto tempo una Lega Nord divisa appoggerà le sue scelte?

Tutte queste domande sono per noi retoriche e hanno una risposta negativa. Il Sindaco è in una situazione di grandissima debolezza e di forte fragilità e pensiamo che il suo appello all’opposizione sia più velleitario che reale. Un appello più di metodo che di sostanza destinato a essere cancellato alle prime difficoltà, al momento delle prime scelte nette e controverse.

Insomma la ricetta di Leone è fallita e quella di Strescino non esiste. Perciò noi riteniamo proprio per il bene della città e perché sappiamo che Imperia è in uno snodo essenziale della sua storia che l’unica soluzione capace di produrre la svolta amministrativa radicale necessaria sia quella di prendere atto del fallimento dei vecchi e dei giovani della giunta di centro destra e di andare a elezioni amministrative anticipate per confrontare davanti agli elettori le nostre proposte alternative per lo sviluppo e la qualità della città.

martedì 6 settembre 2011

Sulla polemica fra PD e Strescino

Comunicato Stampa.

La reazione di Strescino ai fondatissimi scoop degli esponenti del pd, cui va tutta la nostra solidarietà, è sempre la stessa. Siamo almeno alla terza risposta in fotocopia.

Ragionando in termini strettamente politici vorremmo fare presente al sindaco che sul tema centralissimo del porto turistico non c’è differenza né di convinzioni né di atteggiamento all’interno dell’opposizione. I documenti richiamati dal PD confermano le denunce che da anni fa tutta l’opposizione e rafforzano in tutti noi la necessità di una svolta radicale sul porto turistico sia dal punto di vista urbanistico, sia societario. La richiesta che facciamo non è campata in aria, non è basata su questioni inesistenti: al contrario tutti possono constatare che ogni giorno ne esce una nuova,purtroppo sempre negativa per il Comune. Solo un totale cambiamento di strategia, lungi dall’ andare contro gli interessi della città, può veramente difendere l’interesse pubblico .

Chiudere gli occhi come fa il Sindaco di fronte a un’evidenza sempre più sfacciata non aiuta a finire i lavori , come lui crede o finge di credere, ma spinge il porto turistico sempre più nelle sabbie mobili e il Comune alla mercè dei ricatti del privato.

Carla Nattero e Dario Dal Mut, consiglieri di “Sinistra per Imperia”.