martedì 24 maggio 2011

Non ci sono limiti nell’arroganza

Comunicato Stampa.

Alla notizia apparsa domenica della richiesta danni abbiamo pensato che si trattasse di una manovra di Acquamare per screditare la Commissione di Vigilanza.

Ma non ci sono limiti nell’arroganza della Porto Imperia e dell’Acquamare, sua azionista di maggioranza. Vogliono ripetere il copione che già una volta si è dimostrato vincente. Così come hanno fatto la fantasiosa e immotivata richiesta di 300 milioni di danni per convincere il Comune (già convinto di suo) a rinunciare al ricorso al Consiglio di Stato in merito alla sentenza del TAR, così adesso agitano lo spauracchio ridicolo dei 4 milioni di danni per dare un alibi al Comune che ha acconsentito alla richiesta della Porto Imperia di sostituire integralmente i membri della Commissione Vigilanza. Una decisione quella della Porto di Imperia che è di incredibile arroganza e di ancor più incredibile sprezzo della legalità. Perché i controllati non hanno nessuna legittimità a sindacare sui controllori. Perchè non è vero che la sentenza del TAR ha smentito la Commissione in quanto il verbale conclusivo della Commissione Vigilanza non è stato neppure esaminato dal tribunale amministrativo che non lo aveva in possesso.

Ci auguriamo che Regione e agenzia del Demanio che hanno indicato due loro tecnici (Boni e Blanco ) rigettino questa richiesta provocatoria e difendano gli onesti e competenti professionisti che hanno fatto parte della Commissione.

Una riflessione in più merita il Comune. A questo punto i richiami all’autonomia del Sindaco e della giunta rivolti da tutta l’opposizione e ripetuti da noi nel comunicato di ieri sono del tutto inutili. E’evidente che nell’accordo “a pacche sulle spalle”subito dopo la sentenza del TAR era previsto anche questo passaggio: la cancellazione della Commissione di Vigilanza, ostacolo insormontabile alla mano libera pretesa da Caltagirone e dalla Cozzi. Perciò la Porto di Imperia ha approvato l’esposto e il Comune ha accettato l’umiliazione di dover rinnegare due professionisti liberamente indicati dall’Amministrazione. Questa figuraccia, questa ammissione esplicita di subalternità è stata fatta in nome della conclusione dei lavori del porto. Non sappiamo come facciano a non rendersi conto Strescino e la sua giunta che se tolgono autorevolezza all’unico organismo di controllo previsto dalla legge si ritrovano in braghe di tela, in balia di ogni interesse e convenienza dei privati. La vicenda della montagna di terra che è ancora dov’era, del capannone che è sempre uguale, delle opere previste con gli oneri di urbanizzazione che non si vedono all’orizzonte, non hanno ancora insegnato niente?

Alla luce di quest’ultimo atto tutto diventa più chiaro. Dalla sentenza del TAR in poi il Comune ha rinunciato a qualsiasi voce autonoma e ha acconsentito in maniera del tutto subalterna ad ogni volontà del privato.

Strescino pensa in questo modo di facilitare la conclusione dei lavori del porto. Crediamo che si sbagli, anzi pensiamo che si stia consegnando metaforicamente disarmato, senza più nessun potere contrattuale al privato.

Comunque il Sindaco sta assumendo una grande responsabilità nei confronti della città perché approvando,attraverso i rappresentanti da lui nominati nella Porto Imperia, la richiesta di sostituzione dei membri della Commissione ha abbandonato ogni terzietà e ogni prudenza e ha identificato gli interessi e le ragioni della città con quelli del privato Caltagirone. Questa scelta purtroppo sarà rovinosa e ricadrà tutta sulle sue spalle.

Carla Nattero Dario Dal Mut “La Sinistra per Imperia”.

Debutto del duo Dal Mut-Nattero in consiglio a Imperia

Ha avuto inizio l’attività di collaborazione in consiglio comunale a Imperia di Carla Nattero e Dario Dal Mut (che ha recentemente lasciato l’IDV per aderire a SEL e al gruppo de ‘La sinistra per Imperia’).

Il debutto ha inizio con due interrogazioni: una in difesa dei diritti dei lavoratori di polizia municipale (e del buon senso!) dopo gli articoli che descrivono le vessazioni a cui sono stati sottoposti due agenti (in particolare segnalo questo post di Angelo Amoretti su Imperiaparla).

La seconda interrogazione è relativa alla richiesta di danni di Acquamare nei confronti della commissione di vigilanza e di controllo del comune di Imperia. A giudizio dei consiglieri de “La Sinistra per Imperia” si tratta di una vera e propria provocazione. Perché la Commissione non ha fatto altro che svolgere il ruolo previsto dalla legge e perché le osservazioni fatte erano più che fondate. Il Sindaco dovrebbe chiedere conto lui alla Porto di Imperia di una montagna di cose. Per esempio dovrebbe chiedere una presa di posizione ufficiale sul capannone, con relativa tempistica dello smantellamento e anche come mai la montagna di terra è ancora in gran parte al suo posto. Dovrebbe chiedere anche a che punto è la vendita dei posti-barca. I cittadini non possono essere costantemente presi in giro da un continuo balletto di cifre sui costi del porto e sulla vendita dei posti-barca. Quando conviene i posti sono già tutti venduti o quasi, quando si richiedono danni inesistenti la vendita è nella crisi più nera…

Di seguito allego i testi completi delle interrogazioni:

Interrogazione polizia municipale
Danni Acquamare

venerdì 13 maggio 2011

Dario Dal Mut entrerà nel gruppo de "La Sinistra per Imperia"

Dario Dal Mut ha lasciato l'Italia dei Valori. In consiglio comunale di Imperia aderirà al gruppo de' "La Sinistra per Imperia".

Collegamento

mercoledì 4 maggio 2011

Bilancio consuntivo 2010: una clamorosa bastonata sui bilanci degli imperiesi

Che il 2010 sia stato un anno di lacrime e sangue per il bilancio di Imperia lo si sapeva. Ma i dati del bilancio consuntivo discusso ieri sera in Consiglio lo mettono in rilievo in maniera evidente.

Ci sono due milioni in più di entrate tributarie (il grosso viene dalla Tarsu, ma anche ICI e Tosap sono in aumento), sono diminuite le spese correnti e quindi i servizi, i trasferimenti dello Stato e della Regione sono in linea con quelli degli anni passati, eppure il bilancio pareggia soltanto utilizzando le entrate straordinarie delle concessioni edilizie.

Lo sfondo in cui si collocano questi dati è altrettanto deprimente: gli investimenti sono diminuiti di più del 30%, la macchina comunale non si rinnova e perde qualità, le società partecipate perdono valore, i fabbricati comunali ricevono un a scarsa manutenzione. Insomma il comune si sta impoverendo. Anche i cittadini, del resto: pagano più tasse, più multe (870.000€ l’anno passato) e ricevono meno servizi.

In sede di discussione di bilancio preventivo vedremo se l’Amministrazione propone qualche inversione di tendenza. Io sono molto pessimista. La Giunta, come primo atto in preparazione del nuovo bilancio, ha deciso di aumentare ulteriormente la tassa sui rifiuti del 12.4%. Il che vuol dire che tutti i cittadini nel 2011 pagheranno questa tassa il 38.4% in più rispetto al 2009. (+ 26% nel 2010, +12.4% nel 2011).

Una clamorosa bastonata sui bilanci degli imperiesi che già soffrono la crisi e vivono in una delle città più care di Italia.


Carla Nattero