Che il 2010 sia stato un anno di lacrime e sangue per il bilancio di Imperia lo si sapeva. Ma i dati del bilancio consuntivo discusso ieri sera in Consiglio lo mettono in rilievo in maniera evidente.
Ci sono due milioni in più di entrate tributarie (il grosso viene dalla Tarsu, ma anche ICI e Tosap sono in aumento), sono diminuite le spese correnti e quindi i servizi, i trasferimenti dello Stato e della Regione sono in linea con quelli degli anni passati, eppure il bilancio pareggia soltanto utilizzando le entrate straordinarie delle concessioni edilizie.
Lo sfondo in cui si collocano questi dati è altrettanto deprimente: gli investimenti sono diminuiti di più del 30%, la macchina comunale non si rinnova e perde qualità, le società partecipate perdono valore, i fabbricati comunali ricevono un a scarsa manutenzione. Insomma il comune si sta impoverendo. Anche i cittadini, del resto: pagano più tasse, più multe (870.000€ l’anno passato) e ricevono meno servizi.
In sede di discussione di bilancio preventivo vedremo se l’Amministrazione propone qualche inversione di tendenza. Io sono molto pessimista. La Giunta, come primo atto in preparazione del nuovo bilancio, ha deciso di aumentare ulteriormente la tassa sui rifiuti del 12.4%. Il che vuol dire che tutti i cittadini nel 2011 pagheranno questa tassa il 38.4% in più rispetto al 2009. (+ 26% nel 2010, +12.4% nel 2011).
Una clamorosa bastonata sui bilanci degli imperiesi che già soffrono la crisi e vivono in una delle città più care di Italia.
Carla Nattero
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