mercoledì 30 marzo 2011

sulla rinuncia all’appello al Consiglio di Stato da parte del Comune di Imperia

Comunicato Stampa di Carla Nattero sulla rinuncia all’appello al Consiglio di Stato da parte del Comune di Imperia.

Ovviamente la decisione della Giunta, questa volta unanime, come hanno tenuto a sottolineare Strescino e Leone, non mi stupisce per niente. Hanno salutato come una liberazione la sentenza del TAR, hanno appoggiato per obbligo, solo dal punto di vista formale e mai sostanziale, il provvedimento dell’ing. Lunghi, quindi era scontato che finisse così. D’altra parte che cosa ci si può aspettare da amministratori così disponibili da definire “montagnola” decine di migliaia di metri cubi di terra chissà quanto inquinata, di cui sono responsabili i concessionari e giacenti da anni nell’area in questione?

Leggerò comunque attentamente la delibera e le motivazioni . Una cosa la posso dire da subito: la delibera n. 67 sulle linee guida del porto dà poteri di indirizzo e di controllo in questa materia al Consiglio Comunale, perciò in linea con tale delibera, confermata da quella, sempre consigliare, del 14 marzo (che dava la delega a trattare sul rimborso danni a sindaco e vicesindaco), la decisione del mancato appello al Consiglio di Stato non può essere assunta dalla Giunta, ma deve essere assunta dal Consiglio.

giovedì 24 marzo 2011

Sul nuovo piano rifiuti

Comunicato Stampa di Carla Nattero “Sinistra per Imperia”

Il nuovo piano rifiuti dopo dieci anni di esitazioni e pasticci è finalmente una proposta compiuta. Ma lascia molti punti interrogativi.

A proposito della funzionalità dell’impianto, non è stata fatta una scelta netta di raccolta differenziata porta a porta, l’unica che possa garantire il salto di qualità e significative percentuali di riciclo e quindi di rapida diminuizione della quantità d i rifiuti conferiti in discarica.

L’obbiettivo del Piano Provinciale è il 65% di raccolta differenziata entro il 2015 e comunque “entro tre anni dalla messa in attività dell’impianto” il che vuol dire, se sono rispettati tutti i tempi, il 2017. Si tratta di una scelta timida e insufficiente, considerato che la legge nazionale impone agli enti locali di raggiungere l’obiettivo del 65% entro il 2012.

Ma naturalmente l’aspetto più discusso del Piano è stato la sua ricaduta su Imperia. In sostanza Imperia si ritrova, dopo tutti gli “abbiamo già dato” pronunciati negli anni dai suoi amministratori con due discariche sul suo territorio.

La prima è quella di Ponticelli che è ancora prevista nel Piano. La maggioranza sostiene che lo sia solo per attivare la bonifica e hanno presentato un emendamento con una interpretazione in tal senso, io penso invece, come il resto dell’opposizione, che l’Amministrazione provinciale abbia voluto mantenere in gioco la discarica di Ponticelli a fini precauzionali per molteplici possibili utilizzi, magari resi ineludibili dalla necessità di reperire i finanziamenti per fare fronte ai costi della bonifica che Ponticelli intende accollare sulle spalle dei comuni interessati, come già ha comunicato ufficialmente.

Per rendere le cose chiare ed evitare ogni ambiguità, gravissima per una situazione così compromessa territorialmente come la quella su cui insiste la discarica di Ponticelli, ho presentato un emendamento al Piano Rifiuti in cui esplicitamente si dichiara chiusa la discarica e si decide di procedere esclusivamente alla sua bonifica. L’emendamento è stato votato soltanto dalla minoranza.

La seconda discarica, nuova, è quella di Rio Sgorreto. Nel dibattito in Consiglio dalla stessa maggioranza sono arrivati mille distinguo perché nella zona in questione ci sono problemi ambientali, viabilistici, e anche di tutela delle acque, visto che l’area è vicina a pozzi dell’Amat. I distinguo si sono tradotti in una montagna di emendamenti. Tutti votati anche da noi dell’opposizione per la teoria del male minore.

Però il punto vero è un altro: la maggioranza la vuole o no la discarica a Sgorreto, in una zona con problemi viabilistici e ambientali, in pieno centro della Valle Impero, vicinissima a una delle aree di vendita più frequentate della zona?

Alla mia domanda in consiglio l’assessore ha risposto sì a certe condizioni di sicurezza, quelle appunto indicate negli emendamenti. A me il suo ragionamento non convince. Penso che la Provincia non riaprirà la discussione sul Piano Rifiuti (non è un caso che la maggioranza abbia bocciato un mio emendamento che sollecitava la provincia in tal senso) e quindi tutti gli emendamenti approvati ieri sera avranno il valore di “raccomandazioni”, esprimeranno poco più che delle buone intenzioni. Rimarrà invece l’attuale versione del Piano che prevede la discarica a Sgorreto fatte salve le autorizzazioni di legge. Una volta approvata la discarica il “sì, ma…” del Comune di Imperia conterà poco se la Provincia si trovasse di fronte a qualche urgenza di smaltimento dei rifiuti. E con tutto quello che è successo sappiamo che le urgenze in questo campo sono statisticamente molto probabili. Per i motivi fin qui spiegati, pur apprezzando il passo avanti, ho votato contro alla delibera portata in Consiglio.

L’ultima piccola perla

Comunicato Stampa di Carla Nattero, consigliere comunale della “Sinistra per Imperia”.

Sempre per parlare di buoni rapporti tra maggioranza e opposizione voglio segnalare l’ultima piccola perla.

Il Sindaco dopo avere assicurato che avrebbe discusso il question time da me presentato sull’aumento delle tariffe Rt, tanto è vero che era stato messo a calendario con discussione prevista alle 18,30, all’ultimo momento ha sostenuto che ci sarebbe stato un equivoco, che non toccava a lui rispondermi ma all’assessore Leone, assente, e quindi ha rimandato la discussione al prossimo consiglio.

Il problema è importante e di stretta attualità. Mi rifiuto di pensare che il Sindaco non abbia maturato una posizione su un argomento che tocca così da vicino la vita quotidiana dei cittadini e che ha visto un recente e partecipatissimo sciopero dei lavoratori. Perciò penso che avrebbe potuto facilmente affrontare il problema se solo lo avesse voluto. Non lo ha fatto perché non ha nessun rispetto per l’opposizione e perché non vuole criticare il suo collega di partito Amabile.

Allego il question time da me presentato. In particolare se ci fosse stato il dibattito avrei sottolineato l’ipocrisia della RT che, in cambio del nulla, cioè un inutilizzabile prolungamento della validità temporale del biglietto, ha stabilito aumenti ingentissimi del titolo di viaggio, i più consistenti d’Italia. Avrei detto al Sindaco che è particolarmente vergognoso l’aumento del costo dell’abbonamento per gli studenti. Un ragazzo di Castelvecchio per andare a scuola a Oneglia o a Porto ora paga 42 € al mese, fino all’anno scorso ne pagava 20,20. Amabile dice che è poca cosa, che lo studente in questione adesso può scorazzare per tutta la provincia, peccato che l’abbonamento per definizione serva per fare il tragitto casa-scuola, peccato che si tratti dell’ennesimo aumento delle spese scolastiche, sempre più pesanti sulle spalle delle famiglie.

Se il Sindaco fosse stato disponibile gli avrei chiesto di usare l’influenza che ha il comune- come espressione della città capoluogo e come azionista della RT- per convincere l’azienda trasporti a reintrodurre il vecchio sistema di abbonamento e a rivedere in generale il sistema tariffario.

Una politica tariffaria così da strozzini disincentiva ancora di più il servizio trasporti, contribuendo allo sviluppo del traffico automobilistico e all’ingorgo permanente così frequente a Imperia. Già il trasporto pubblico da una risposta parzialissima alle esigenze dei cittadini, a causa anche di decenni di follia urbanistica che ha riempito di abitazioni le nostre colline, se poi il prezzo del biglietto diventa proibitivo, allora gli anziani saranno condannati a non potersi muovere e gli altri si affideranno alle automobili e così la città sarà sempre più intasata dal traffico privato.

martedì 15 marzo 2011

L'opposizione ha abbandonato l'aula. Intervento di Carla Nattero

Imperia, 15 marzo 2011.

Comunicato Stampa.

Carla Nattero, Sinistra per Imperia.

Se il consiglio comunale è il luogo del “fango e del chiacchiericcio” come si è fascisticamente espresso il giovane consigliere Dulbecco, si capisce che l’atteggiamento della maggioranza sia così irridente nei confronti dei diritti della minoranza.

Gli Strescino- boys applicano costantemente la tattica del colpo di mano, se ne infischiano dei diritti elementari, fanno continue prove di forza sulla base dei numeri.

Così ieri sera sono riusciti in sprezzo ad ogni Regolamento consigliare a impedirci di illustrare una mozione che si trascina dal 14 novembre e a negarci di trattare il punto all’o.d.g. sul porto che avevamo tutti i diritti, a prescindere dalle considerazioni di opportunità dell’Amministrazione, di affrontare già dal 21 febbraio. Il Regolamento, ricordo a Gazzano e Leone, non ragiona in termini di opportunità ma di ammissibilità perché, naturalmente, se non fosse così la maggioranza potrebbe respingere, sulla base delle propri convenienze, ogni richiesta della minoranza.

Devo anche aggiungere che, considerato il clima, sono propensa a pensare che, se fossimo rimasti in aula, esaurito il punto posto all’o.d.g. dall’Amministrazione, la maggioranza ieri sera avrebbe fatto mancare il numero legale nel momento in cui avrebbero dovuto essere discussi i temi posti dalla minoranza, come indirettamente conferma Leone nella sua dichiarazione.

In sostanza le forzature antidemocratiche sono da tempo continue, insultanti e rendono impossibile alla minoranza svolgere il proprio ruolo, un ruolo che è legittimato dal voto popolare esattamente come quello della maggioranza.

Questa situazione di protratto disagio spiega la nostra reazione. Non è un Aventino ma vuole segnalare in maniera forte una situazione diventata insostenibile. Esprimeremo le nostre valutazioni al Prefetto in maniera ufficiale e per evidenziare che nel Comune di Imperia c’è un “ problema di democrazia” useremo tutti gli strumenti legali, a cominciare dall’utilizzo massiccio e sistematico di tutti i mezzi che ci dà il Regolamento, dalle mozioni alle convocazioni dei Consigli.

Quindi non siamo usciti dall’Aula per “vigliaccheria” come ha detto qualche consigliere tanto zelante quanto allineato; e nemmeno come “via di fuga” (versione Leone) da una situazione che ci vedeva senza parole.

Purtroppo avevamo tanto da dire perchè pensiamo che i problemi sul tappeto nel Porto Turistico ci siano ancora tutti e che la sentenza del TAR non sia né l’assoluzione del passato, né la risoluzione dei tanti problemi del presente. E abbiamo molti argomenti per dimostrarlo, a partire dai contenuti delle relazioni dell’ing. Lunghi e dell’arch. Calzia, consegnate il 28 dicembre 2010, in ottemperanza alla famosa delibera consigliare di settembre. Io, come credo tutti i consiglieri di opposizione, sono pronta a un confronto pubblico in qualsiasi sede con qualsiasi esponente della maggioranza, a partire da Leone, per discutere di questi temi.

Certo che la delibera presentata ieri sera dall’Amministrazione era veramente disperante, come “proposta”, sulla base della quale regolare la discussione era totalmente inesistente: si è trattato della richiesta di una delega in bianco al Consiglio Comunale per trattare sottobanco con Caltagirone e gli altri soci privati la questione dei presunti risarcimenti danni che questi ultimi potrebbero richiedere al Comune. E’ una delibera illegittima come segnaleremo agli organi competenti, ma soprattutto è la dimostrazione che la sentenza del TAR ha ulteriormente indebolito la contrattualità del Comune. Non hanno sottoposto al Consiglio, la cui importanza è stata sottolineata anche dal TAR, una proposta organica di intervento per risolvere la “montagna” di problemi aperti, sulla base anche di quanto stabilito dalla maggioranza stessa nella delibera di settembre, ma hanno richiesto l’avallo preventivo a quello che sarà, se ci sarà, un accordicchio.

Purtroppo non sono ottimista sull’esito di questa storia perché vedo che il Sindaco si è arroccato e sta proponendo una dialettica politica sempre inutilmente polemica, da assemblee studentesche. Ieri sera ha accusato la minoranza di danneggiare l’immagine della città, senza rendersi conto che interpretiamo un sentimento fortemente presente tra i nostri concittadini, anche illustri, non pensiamo certo che sia di tutti, ma abbiamo il diritto e il dovere di rappresentarlo sia nei contenuti sia, e soprattutto, nella volontà di difesa della legalità a tutti i livelli.

venerdì 4 marzo 2011

Il TAR ha annullato la sentenza di decadenza della concessione demaniale del porto di Imperia

Carla Nattero, consigliere comunale di Sinistra per Imperia.

Comunicato Stampa
Il giudizio del TAR è stato di merito ed ha annullato la sentenza di decadenza della concessione demaniale firmata dall’ing. Lunghi.

E’ una sentenza che ovviamente va rispettata ma per esprimere una valutazione motivata sarà importante conoscerla bene. Come a mio parere è importante leggere, per capire il ruolo effettivo svolto dal Comune e le sue reali intenzioni, la memoria dell’avvocato incaricato dal Comune di difendere le ragioni del provvedimento di decadenza.

Comunque, riservandomi ragionamenti più meditati nei prossimi giorni, in particolare nel Consiglio del 14, voglio proporre due considerazioni.

Alla luce della sentenza risulta più chiaro perché, andando contro al Regolamento, la maggioranza ha impedito il 21 febbraio scorso la trattazione in Consiglio Comunale del tema “ decadenza della concessione del porto turistico”, come richiesto dall’opposizione. Sapevano che dopo il 3 marzo avrebbero conosciuto la sentenza definitiva: avevano già deciso per la procedura semplificata ma non volevano renderlo pubblico perché tale scelta avrebbe sicuramente suscitato moltissime critiche.

La sentenza del TAR di primo grado ha detto che i problemi sollevati dall’ordinanza dell’ing. Lunghi, cui va la mia rinnovata stima, non sono sufficienti per la decadenza della concessione. Ma ciò non vuol dire che tale pronunciamento significhi una assoluzione generalizzata né per l’operato della Porto di Imperia né per quello del Comune.

Le mie convinzioni politiche generali su tutta l’operazione non si modificano di un millimetro in seguito alla sentenza. La mancata gara, la contabilità di facciata, gli abusi, sono questioni politiche e amministrative enormi che rimangono ancora intatte in tutta la loro gravità.

L’opposizione ha svolto con responsabilità e coraggio il suo ruolo e penso che, nonostante quel che dice il capogruppo del PDL, avrà ancora molte occasioni di svolgerlo sulle questioni del porto turistico e in generale sulla portualità imperiese, proprio per il bene della città.