Imperia, 15 marzo 2011.
Comunicato Stampa.
Carla Nattero, Sinistra per Imperia.
Se il consiglio comunale è il luogo del “fango e del chiacchiericcio” come si è fascisticamente espresso il giovane consigliere Dulbecco, si capisce che l’atteggiamento della maggioranza sia così irridente nei confronti dei diritti della minoranza.
Gli Strescino- boys applicano costantemente la tattica del colpo di mano, se ne infischiano dei diritti elementari, fanno continue prove di forza sulla base dei numeri.
Così ieri sera sono riusciti in sprezzo ad ogni Regolamento consigliare a impedirci di illustrare una mozione che si trascina dal 14 novembre e a negarci di trattare il punto all’o.d.g. sul porto che avevamo tutti i diritti, a prescindere dalle considerazioni di opportunità dell’Amministrazione, di affrontare già dal 21 febbraio. Il Regolamento, ricordo a Gazzano e Leone, non ragiona in termini di opportunità ma di ammissibilità perché, naturalmente, se non fosse così la maggioranza potrebbe respingere, sulla base delle propri convenienze, ogni richiesta della minoranza.
Devo anche aggiungere che, considerato il clima, sono propensa a pensare che, se fossimo rimasti in aula, esaurito il punto posto all’o.d.g. dall’Amministrazione, la maggioranza ieri sera avrebbe fatto mancare il numero legale nel momento in cui avrebbero dovuto essere discussi i temi posti dalla minoranza, come indirettamente conferma Leone nella sua dichiarazione.
In sostanza le forzature antidemocratiche sono da tempo continue, insultanti e rendono impossibile alla minoranza svolgere il proprio ruolo, un ruolo che è legittimato dal voto popolare esattamente come quello della maggioranza.
Questa situazione di protratto disagio spiega la nostra reazione. Non è un Aventino ma vuole segnalare in maniera forte una situazione diventata insostenibile. Esprimeremo le nostre valutazioni al Prefetto in maniera ufficiale e per evidenziare che nel Comune di Imperia c’è un “ problema di democrazia” useremo tutti gli strumenti legali, a cominciare dall’utilizzo massiccio e sistematico di tutti i mezzi che ci dà il Regolamento, dalle mozioni alle convocazioni dei Consigli.
Quindi non siamo usciti dall’Aula per “vigliaccheria” come ha detto qualche consigliere tanto zelante quanto allineato; e nemmeno come “via di fuga” (versione Leone) da una situazione che ci vedeva senza parole.
Purtroppo avevamo tanto da dire perchè pensiamo che i problemi sul tappeto nel Porto Turistico ci siano ancora tutti e che la sentenza del TAR non sia né l’assoluzione del passato, né la risoluzione dei tanti problemi del presente. E abbiamo molti argomenti per dimostrarlo, a partire dai contenuti delle relazioni dell’ing. Lunghi e dell’arch. Calzia, consegnate il 28 dicembre 2010, in ottemperanza alla famosa delibera consigliare di settembre. Io, come credo tutti i consiglieri di opposizione, sono pronta a un confronto pubblico in qualsiasi sede con qualsiasi esponente della maggioranza, a partire da Leone, per discutere di questi temi.
Certo che la delibera presentata ieri sera dall’Amministrazione era veramente disperante, come “proposta”, sulla base della quale regolare la discussione era totalmente inesistente: si è trattato della richiesta di una delega in bianco al Consiglio Comunale per trattare sottobanco con Caltagirone e gli altri soci privati la questione dei presunti risarcimenti danni che questi ultimi potrebbero richiedere al Comune. E’ una delibera illegittima come segnaleremo agli organi competenti, ma soprattutto è la dimostrazione che la sentenza del TAR ha ulteriormente indebolito la contrattualità del Comune. Non hanno sottoposto al Consiglio, la cui importanza è stata sottolineata anche dal TAR, una proposta organica di intervento per risolvere la “montagna” di problemi aperti, sulla base anche di quanto stabilito dalla maggioranza stessa nella delibera di settembre, ma hanno richiesto l’avallo preventivo a quello che sarà, se ci sarà, un accordicchio.
Purtroppo non sono ottimista sull’esito di questa storia perché vedo che il Sindaco si è arroccato e sta proponendo una dialettica politica sempre inutilmente polemica, da assemblee studentesche. Ieri sera ha accusato la minoranza di danneggiare l’immagine della città, senza rendersi conto che interpretiamo un sentimento fortemente presente tra i nostri concittadini, anche illustri, non pensiamo certo che sia di tutti, ma abbiamo il diritto e il dovere di rappresentarlo sia nei contenuti sia, e soprattutto, nella volontà di difesa della legalità a tutti i livelli.
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