giovedì 24 marzo 2011

Sul nuovo piano rifiuti

Comunicato Stampa di Carla Nattero “Sinistra per Imperia”

Il nuovo piano rifiuti dopo dieci anni di esitazioni e pasticci è finalmente una proposta compiuta. Ma lascia molti punti interrogativi.

A proposito della funzionalità dell’impianto, non è stata fatta una scelta netta di raccolta differenziata porta a porta, l’unica che possa garantire il salto di qualità e significative percentuali di riciclo e quindi di rapida diminuizione della quantità d i rifiuti conferiti in discarica.

L’obbiettivo del Piano Provinciale è il 65% di raccolta differenziata entro il 2015 e comunque “entro tre anni dalla messa in attività dell’impianto” il che vuol dire, se sono rispettati tutti i tempi, il 2017. Si tratta di una scelta timida e insufficiente, considerato che la legge nazionale impone agli enti locali di raggiungere l’obiettivo del 65% entro il 2012.

Ma naturalmente l’aspetto più discusso del Piano è stato la sua ricaduta su Imperia. In sostanza Imperia si ritrova, dopo tutti gli “abbiamo già dato” pronunciati negli anni dai suoi amministratori con due discariche sul suo territorio.

La prima è quella di Ponticelli che è ancora prevista nel Piano. La maggioranza sostiene che lo sia solo per attivare la bonifica e hanno presentato un emendamento con una interpretazione in tal senso, io penso invece, come il resto dell’opposizione, che l’Amministrazione provinciale abbia voluto mantenere in gioco la discarica di Ponticelli a fini precauzionali per molteplici possibili utilizzi, magari resi ineludibili dalla necessità di reperire i finanziamenti per fare fronte ai costi della bonifica che Ponticelli intende accollare sulle spalle dei comuni interessati, come già ha comunicato ufficialmente.

Per rendere le cose chiare ed evitare ogni ambiguità, gravissima per una situazione così compromessa territorialmente come la quella su cui insiste la discarica di Ponticelli, ho presentato un emendamento al Piano Rifiuti in cui esplicitamente si dichiara chiusa la discarica e si decide di procedere esclusivamente alla sua bonifica. L’emendamento è stato votato soltanto dalla minoranza.

La seconda discarica, nuova, è quella di Rio Sgorreto. Nel dibattito in Consiglio dalla stessa maggioranza sono arrivati mille distinguo perché nella zona in questione ci sono problemi ambientali, viabilistici, e anche di tutela delle acque, visto che l’area è vicina a pozzi dell’Amat. I distinguo si sono tradotti in una montagna di emendamenti. Tutti votati anche da noi dell’opposizione per la teoria del male minore.

Però il punto vero è un altro: la maggioranza la vuole o no la discarica a Sgorreto, in una zona con problemi viabilistici e ambientali, in pieno centro della Valle Impero, vicinissima a una delle aree di vendita più frequentate della zona?

Alla mia domanda in consiglio l’assessore ha risposto sì a certe condizioni di sicurezza, quelle appunto indicate negli emendamenti. A me il suo ragionamento non convince. Penso che la Provincia non riaprirà la discussione sul Piano Rifiuti (non è un caso che la maggioranza abbia bocciato un mio emendamento che sollecitava la provincia in tal senso) e quindi tutti gli emendamenti approvati ieri sera avranno il valore di “raccomandazioni”, esprimeranno poco più che delle buone intenzioni. Rimarrà invece l’attuale versione del Piano che prevede la discarica a Sgorreto fatte salve le autorizzazioni di legge. Una volta approvata la discarica il “sì, ma…” del Comune di Imperia conterà poco se la Provincia si trovasse di fronte a qualche urgenza di smaltimento dei rifiuti. E con tutto quello che è successo sappiamo che le urgenze in questo campo sono statisticamente molto probabili. Per i motivi fin qui spiegati, pur apprezzando il passo avanti, ho votato contro alla delibera portata in Consiglio.

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