giovedì 20 maggio 2010

Sul bilancio previsionale del Comune di Imperia

Dichiarazioni di Carla Nattero

"Questa volta la maggioranza non ha potuto mascherare la realtà dei fatti. Il bilancio previsionale certifica una situazione molto preoccupante delle finanze del comune. Stanno emergendo le conseguenze pesanti di scelte superficiali e propagandistiche fatte negli ultimi anni.

Le gravi difficoltà di bilancio hanno quindi la loro origine nelle responsabilità del governo locale. E' però indubbio che sono rese ancora più preoccupanti dal contesto di crisi nazionale e internazionale che vedrà, a sentire Tremonti, una ulteriore stretta sui trasferimenti di risorse agli enti locali.

Sono molti i dati del bilancio che impensieriscono. In primo luogo il mancato rispetto del patto di stabilità nei prossimi tre anni: in particolare nel 2010 è previsto uno sforamento per una cifra superiore ai 5 milioni di €. Ciò significa che a partire dal prossimo anno il bilancio sarà praticamente ingessato: senza mutui, senza assunzioni di nessun tipo, con la spesa allineata al livello minimo.

Nel corso del dibattito ho avuto l'impressione che molti della maggioranza sottavalutino le conseguenze tragiche del patto di stabilità che invece devono essere ben evidenti a tutti gli amministratori perchè dal 2011 sostanzialmente il comune sarà fortemente rallentato nella sua attività, per non dire paralizzato. In più c'è da sottolineare che ritornare a rispettare gli obiettivi del patto è arduo, visto che il Comune ha ormai venduto tutto il suo patrimonio. Rimangono le quote del porto turistico che sono difficili da piazzare. Comunque vendere le quote del porto per rientrare nel patto è la conclusione peggiore di tutta la storia sbagliata del porto turistico che ha visto nel corso del tempo realizzarsi una vera e propria dèbacle degli interessi pubblici.

In secondo luogo l'equilibrio raggiunto tra entrate e uscite di parte corrente è formale ma non sostanziale. Confrontando i dati del bilancio di previsione con il consuntivo 2009 emerge che mancano circa 3 milioni di € per mantenere il livello della spesa dell'anno scorso. Anche se le entrate sono state calcolate in maniera prudenziale, sarà un terno al lotto trovare nel corso della seconda metà del 2010 i milioni che mancano. Se non accadrà o accadrà parzialmente il comune già da quest'anno sarà in ginocchio perchè, senza un aumento degli stanziamenti in corso d'anno, alcuni settori non saranno in grado di finanziare interventi fondamentali. Mi riferisco a cultura, manifestazioni, turismo, ma anche all'ecologia e alle attività educative.

Siamo di fronte a una situazione al limite della sopravvivenza nonostante l'Amministrazione Strescino abbia varato una serie di aumenti che hanno messo e come le mani nelle tasche dei cittadini: dall'aumento del 26% della nettezza urbana, all'aumento della refezione, degli scuolabus, all'aumento delle tariffe dei parcheggi con la relativa estensione delle zone blu.

Il tutto in un momento in cui i cittadini hanno maggiori necessità perchè la crisi produce un generale impoverimento della popolazione. Nel bilancio 2010 il settore sociale è l'unico ad avere più o meno mantenuto i livelli consueti ma purtroppo gli stanziamenti non saranno sufficienti perchè tutti i dati locali e nazionali ci dicono che in pochi anni la domanda di assistenza è raddoppiata.

La maggioranza ha proposto una lettura minimale del bilancio, una via di mezzo tra il condominiale e l'aziendalistico. E' un approccio che non dà prospettive, occorre fare delle scelte a tutela dei cittadini, soprattutto dei più deboli. Nel mio intervento ho proposto di rivedere completamente il sistema delle società partecipate, da semplificare, assumendo direttamente sotto il Comune i settori più redditizi e ho proposto anche di riorganizzare la macchina comunale portando a zero le consulenze. Infine ho proposto di togliere dai cassetti, dove giacciono da anni, i piani delle spiagge e del lido che permetterebbero una valorizzazione delle concessioni demaniali".

Carla Nattero sul caso Baudena

"Che un avvicendamento nella Giunta preparato da mesi sia nel nome che nelle deleghe non sia andato 'in automatico' ma si sia rivelato un vero e proprio pasticcio dimostra la debolezza e la fragilità politica e amministrativa dell'Amministrazione Strescino. Già ne avevamo visti molti segnali: i rapporti difficili con la componente leghista, le fibrillazioni dentro il PDL, le nomine nelle società partecipate (lo stesso presidente Capacci per due società molto distanti tra loro).

Baudena avrà pure avuto motivi personali ma è certo che lo sbandierare negli ultimi giorni i tagli alla cultura, l'azzeramento della previsione dei fondi per le manifestazioni hanno avuto la sua parte nello spingerlo a cambiare idea. Penso anche che la generale instabilità dell'Amministrazione lo abbia sconsigliato a fare un sacrificio e a metterci la faccia in un momento difficile.

Il risultato è un compromesso: Baudena assessore ma in una posizione defilata, il Sindaco oberato di deleghe importanti. Questo confuso finale provvisorio rende ancora più debole e incerta l'amministrazione, in attesa di quel che succederà al prossimo sommovimento, quando la Rambaldi dovrà dare le dimissioni al momento di assumere la carica di Provveditore".