giovedì 29 luglio 2010

Palasanità

Imperia, 29 luglio 2010.
Comunicato Stampa di Carla Nattero di “Sinistra per Imperia”.

E’ stata riportata ieri sera alla discussione del Consiglio la delibera sul Palasanità.

E’ stata presentata in zona Cesarini (scade il 18 settembre il termine ultimo per il finanziamento),dopo un iter travagliato che parte dal 2002 e ha visto il progetto preliminare approvato a fine 2007.

In particolare l’Amministrazione è dovuta tornare in Consiglio Comunale perché si è rivelata completamente sbagliata l’impostazione della delibera – che doveva essere quella definitiva - del gennaio 2010, tanto che la delibera approvata ieri sera ribalta la precedente su due punti fondamentali: la messa in sicurezza idraulica diventa premessa indispensabile all’opera e quindi il Comune se ne fa direttamente carico in una versione semplificata che punta a garantire la sicurezza esclusivamente del Palasanità; viene presentato lo studio di Valutazione di Impatto Ambientale giudicato non necessario nel Consiglio di Gennaio.

Quindi dal punto di vista tecnico questa delibera è certamente più affidabile della precedente; il punto finale però non è stato ancora messo perché si vedrà se arriveranno le autorizzazioni idrauliche e ambientali collegate all’atto.

E’ anche positivo che la messa in sicurezza del Palasanità non sia più legata a un accordo con i privati per una lottizzazione edilizia in via Acquarone perché per il Comune sarebbe stato come avere un cappio al collo che avrebbe consentito ogni nefandezza in un’area particolarmente pregevole dal punto di vista ambientale.

Detto questo però alcune considerazioni generali vanno fatte.

La prima è quella che a conclusione dell’iter emerge con chiarezza un dato: la localizzazione non adeguata del Palasanità. Alla fine viene in evidenza con nettezza che il luogo prescelto per un servizio di tale delicatezza:
- è al centro di un’area esondabile che, al di là del PalaSanità che avrà una probabile autorizzazione autonoma, bisogna mettere tutta in sicurezza;
- è vicino a una scuola e si presenteranno sicuramente problemi a causa dei rumori dei compressori e delle macchine sanitarie;
- è in una zona periferica dal punto di vista viabilistico perché la soluzione dell’Aurelia bis è molto lontana e presenta a sua volta molti problemi ambientali.

Il Comune di Imperia pur dotato di molte aree sceglie immancabilmente localizzazioni infelici per i grandi servizi pubblici: basta pensare alla Caserma dei Vigili del Fuoco e adesso al Palasanità.

La seconda è che permane la necessità di chiarire la funzione del Palasanità.

La struttura non può essere considerata sostitutiva dell’ospedale di Imperia ma deve essere finalizzata a una razionalizzazione e a un potenziamento dei servizi extraospedalieri. Sul punto, nonostante le richieste di chiarimento dell’opposizione anche attraverso la presentazione di un emendamento, rimane molta incertezza, destinata ad aumentare ovviamente con i tagli drastici subiti dalla sanità. E, in definitiva, è questo motivo strategico- la mancata chiarezza sul ruolo del Palasanità- che mi ha fatto ripetere lo stesso voto di astensione di gennaio.

lunedì 12 luglio 2010

Sulle dimissioni della Rambaldi

Comunicato Stampa di Carla Nattero de “La sinistra per Imperia” sulle dimissioni della Rambaldi.

Franca Rambaldi ha dichiarato che le dimissioni da assessore rappresentano una sua scelta personale, di opportunità politica.

Io penso invece che le dimissioni fossero dovute perché c’è una evidente conflittualità di interessi tra il governo provinciale della scuola e il ruolo di assessore alla pubblica istruzione nella città capoluogo. Queste problematiche nascono in particolare dalla gestione del personale statale, comunale e della SERIS coinvolto nella effettuazione dei servizi scolastici cittadini.

La scelta della sede ha certamente un valore simbolico. Io la leggo però in maniera diversa da quella proposta: credo che la Rambaldi abbia voluto sottolineare che l’unica appartenenza che riconosce,nel momento delle scelte difficili, non è quella all’Amministrazione Comunale ma è quella al Circolo Parasio.

Il Sindaco, infine, parlando del prossimo rimpasto ha dichiarato,testualmente, con evidente sprezzo del ridicolo, “di non volere indulgere alle quote rosa”. Ricordo al Sindaco che la Rambaldi era l’unico assessore donna. Se nel rimpasto non è prevista una presenza femminile significa che l’Amministrazione Strescino si pone tra le amministrazioni più chiuse d’Italia, senza nessuna donna assessore.

Mozione sulla legalità

Comunicato di Carla Nattero sulla mozione sulla legalità discussa ieri sera in Consiglio.

L’emendamento proposto dal consigliere del PD alla mozione sulla legalità, (effettivamente non consentito dall’uso perché è stato da tempo deciso dalla conferenza dei capigruppo di non proporne sulle mozioni per non stravolgerne il
senso), è stato il pretesto colto dalla maggioranza per creare la bagarre e cercare di affrontare da una posizione rivendicativa un tema delicatissimo che vede esponenti
del PDL in difficoltà a partire da Bordighera.

Sui problemi della legalità e delle infiltrazioni mafiose bisogna fare chiarezza,non sottovalutare,essere trasparenti e rigorosi nel rispetto delle leggi,rompere i legami tra politica e affari.

Questa battaglia deve essere di tutti,senza distinzioni.

Perciò è dovere dell’opposizione, senza fare processi e pronunciare sentenze anticipate, anche chiedere conto all’on. Minasso e al sindaco Strescino,per quanto interessato,sui sospetti di voto di scambio con la famiglia Pellegrino.

La reazione indignata di alcuni consiglieri comunali che sono usciti dall’aula durante il dibattito rivela che la fedeltà politica a volte è controproducente.

La mozione sulla legalità alla fine è stata votata dall’intero Consiglio e questo rappresenta,nonostante tutto un dato positivo. Io mi sono astenuta sull’emendamento,non per mancata condivisione del suo contenuto, ma per rispettare le modalità consuete di presentazione delle mozioni.

La frustrazione accumulata dal PDL su questa mozione è stata indirizzata sull’altra in discussione di tutt’altro argomento che trattava il tema importantissimo per la salute delle bonifiche dell’amianto per cui ,con molta miopia, la maggioranza ha fatto mancare il numero legale dopo l’intervento del relatore Indulgenza.

giovedì 8 luglio 2010

Interrogazione in comune di Imperia a firma Nattero-Dal Mut

Imperia, 6 luglio 2010.
Al Signor Sindaco
Al Presidente del Consiglio

Imperia

I sottoscritti consiglieri comunali Dario Dal Mut (Italia dei Valori) e Carla Nattero (Sinistra per Imperia) notata la notevole diminuizione di iscrizioni al Tempo Libero Estivo, un dato in controtendenza rispetto al resto della Regione;
ricevuta dagli utenti la spiegazione che il calo è dovuto all’aumento spropositato delle tariffe;
informatisi delle condizioni tariffarie e venuti così a conoscenza di un indecente “trucchetto” preparato dal Comune;
chiedono spiegazioni per capire se è proprio vero quello che appare dalle carte e dalle testimonianze dei cittadini;

in particolare i sottoscritti consiglieri comunali chiedono alla SV:
è vero che l’aumento da 90 a 104 € mensili della retta della Scuola Estiva (+ 16%)determinata a fine dicembre 2009, prima dell’approvazione del bilancio preventivo, non riguarda più il primo figlio di tutti gli utenti del servizio ma, con delibera del 13 maggio 2010, tale tariffa ha avuto una restrizione inverosimile perchè è stato deliberato di applicarla soltanto alle famiglie con un reddito ISEE non superiore a € 7500?

è vero che per il resto della popolazione, in cui rientra la stragrande maggioranza anche dei redditi bassi della nostra città, la tariffa è di 313 € mensili per il primo figlio e anche per i successivi? è vero quindi che, tolti gli indigenti, per tutto il resto della popolazione quest’ Amministrazione (che non mette le mani nelle tasche dei cittadini e tiene tanto alla famiglia) ha aumentato la retta del TLE del 300% senza informare nessuno, nascondendosi dietro alle tariffe vincolate del dicembre 2009?