Comunicato Stampa di Carla Nattero, consigliere comunale di Sinistra per Imperia.
Devo dire a Strescino che leggere dal palco del pdl l’elenco, come se fosse una lista di proscrizione, dei consiglieri comunali che hanno votato no al Porto Turistico lo ritengo un atto di spregio verso le regole elementari della democrazia nonché di becero populismo.
I consiglieri comunali sono eletti e stanno in Consiglio per quello: per esprimere le proprie opinioni, i propri punti di vista, per disegnare come in questo caso un’altra “visione” della città. Non sono “sabotatori”, svolgono semplicemente il loro compito.
Io ho sempre sostenuto pubblicamente che la crescita della città non coincideva con il mega porto turistico. Ho sempre pensato che in continuità con la storia di Imperia bisognasse operare sul serio per un porto multivocazionale in tutto il suo arco di estensione, certamente prevedendo il turistico a Porto, ma più ridimensionato e senza residenze, progettando nel contempo anche più spazi per la cantieristica,una banchina per il servizio crociere,facendo i necessari investimenti per mantenere il commerciale e sviluppare il peschereccio.
Credo che questo fosse e sia ancora il bene della città, se lo consideriamo nell’ottica del lavoro e dell’occupazione. E non sono perciò disposta a farmi definire né da Strescino né dai suoi mentori una conservatrice dello status quo.
Le difficoltà enormi che Strescino sta incontrando non sono da addebitarsi ai consiglieri di opposizione “sabotatori”ma alla scelta di fare un megaporto ad altissimo costo e alla mancata difesa dell’interesse pubblico, in parte conseguente alla faraonica scelta progettuale.
I consiglieri comunali che,come me, hanno seguito tutto l’iter, sanno quanto, passaggio dopo passaggio,il pubblico abbia perso potere decisionale e di controllo. Sanno quanto i beni conferiti dal Comune, cioè le aree, le concessioni demaniali, la collocazione del nuovo porto turistico in un porto storico preesistente, poco abbiano contato. E’ per questo, proprio per dare un maggior ruolo al pubblico ed evitare il dominio degli interessi privati,che abbiamo richiesto a suo tempo la gara secondo la normativa europea e abbiamo illustrato le nostre convinzioni all’Authority. E tutti gli sconquassi di questi mesi rappresentano la conferma delle nostre buone ragioni di allora.
Quindi quel no lo ripeterei oggi perché tutte le mie motivazioni hanno trovato ampia conferma,sia quelle di carattere progettuale,sia quelle relative alla mancata difesa dell’interesse pubblico.
Sbagliano l’on.Scajola e il Sindaco a considerare l’inchiesta come una sorta di atto di “lesa maestà” e a organizzare i supporters in piazza a difesa del proprio operato. Al di là delle rassicurazioni di circostanza,infatti, la manifestazione a Calata Anselmi si è configurata come una forma di pressione indebita sulle indagini. Non è un caso che molte siano state le assenze “eccellenti”del PdL e,ancor più,del centrodestra.
Al contrario l’inchiesta della magistratura, tesa ad analizzare questo procedimento complesso,pieno di aspetti non chiariti e di possibili illegalità, va accolta positivamente. E’ un bene per tutti i cittadini che si verifichi legalità e trasparenza nella costruzione e nella gestione di una grande infrastruttura che determinerà,nel bene e nel male,il futuro di Imperia.
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