Imperia, 29 settembre 2010.
Comunicato Stampa.
Dichiarazione di Carla Nattero de “La Sinistra per Imperia” sugli equilibri di bilancio discussi ieri sera in Consiglio.
Il bilancio già stremato del Comune sarà presto sottoposto ai tagli estivi decisi da Tremonti e il risultato sarà molto penalizzante per i cittadini che si devono aspettare altri ridimensionamenti dei servizi e ulteriori aumenti delle tariffe.
Basti pensare che nel 2011 i trasferimenti statali a Imperia saranno diminuiti di una cifra che va da un minimo di 800.000 a un massimo di 1.200.000 € e che il Comune rischia di avere un taglio ulteriore dei trasferimenti statali pari alla cifra corrispondente a quella che a fine d’anno mancherà per raggiungere l’obiettivo stabilito dal Patto di stabilità (attualmente il Comune ha sforato il Patto ed è sotto di svariati milioni).
Alle calamità statali vanno aggiunte quelle locali, in particolare il prevedibile aumento della Tarsu in seguito al rialzo dei costi dovuto al prossimo conferimento dei rifiuti nella discarica di Vado.
E quindi i consiglieri di maggioranza che mi hanno accusata di gufare, in realtà non vogliono vedere la gravità della situazione.
D’altra parte che siamo in una economia di guerra si vede dalle relazioni presentate dai funzionari sullo stato dei programmi dei singoli settori: si cerca di fare esclusivamente l’indispensabile e non sempre si trova la necessaria copertura finanziaria.
Quelli maggiormente in sofferenza sono i servizi sociali,culturali,scolastici. Ciascuno di essi è stato ridimensionato. La cura dimagrante è particolarmente preoccupante per i servizi scolastici che stanno subendo contemporaneamente i tagli della Gelmini. Nel mio intervento ho ricordato che alcuni servizi sono stati svuotati dall’interno: p.es la scuola estiva quest’anno ha registrato un terzo dei frequentatori previsti perché per le famiglie la tariffa normale è diventata proibitiva: 330 € al mese,più i costi della refezione.
D’altra parte i trasferimenti alla Seris, la società che gestisce i servizi scolastici, nel 2010 sono diminuiti di 200.000€ rispetto al 2009.
Questa situazione desolante non è il frutto oggettivo della crisi economica internazionale come dottamente spiegano i consiglieri di maggioranza. E’ il risultato di scelte dell’Amministrazione precedente (p.es. la sottovalutazione delle conseguenze per il mancato rispetto del patto di stabilità nel 2007, la scelta di diminuire le entrate, togliendo l’ICI sulla prima casa anche ai possessori di più di un immobile) aggravate dalla scure di Tremonti che addossa su Comuni e Regioni tutti i prezzi della crisi, con tagli profondamente iniqui.
mercoledì 29 settembre 2010
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