Girano messaggini tra i candidati democratici privi oramai di qualsiasi ragionamento politico, pur di cercare voti ingannando la buona fede degli elettori.
Uno di questi chiede il voto sulla base di due affermazioni: votateci perché in Italia c’è il regime, non votate liste che sono a rischio di quorum.
Ma che PD è questo che si accorge del rischio di regime nelle ultime ore di campagna elettorale? Ma non ci aveva detto pochi mesi fa che questa doveva essere la legislatura “costituente”, che bisogna fare le riforme con Papi? E vogliamo fare l’elenco dei provvedimenti votati in Parlamento con la destra?
Il rischio di regime si contrasta facendo opposizione, nelle istituzioni e nel Paese. E quando ci sono le elezioni un’opposizione che si rispetti cerca di togliere voti a Berlusconi, non indicando di fare tabula rasa con chi si batte per portare in Europa eletti della sinistra.
La verità è che chiedono un voto non per battere Berlusconi e fermare il regime. Chiedono un voto per sopravvivere come ceto politico, a qualsiasi costo.
Prima si mettono d’accordo con Berlusconi sul quorum e poi dicono di non votare quelli che si stanno battendo per raggiungerlo. A differenza di un anno fa dove c’era il premio di maggioranza, care elettrici ed elettori del partito democratico, questa volta Sinistra e Libertà superando il 4% porterà in Europa più parlamentari di sinistra e li toglierà innanzitutto alla destra.
E’ così che il PD pensa di prepararsi alle elezioni regionali tra un anno? E’ così che pensa di contrastare Berlusconi alla prossime politiche?
Elettrici, elettori del PD, non fatevi prendere in giro. Il voto è un atto di libertà. Votare Sinistra e Libertà serve a togliere eletti alla destra e serve anche al PD. Nel fargli capire che senza alleati forti, da solo, non va da nessuna parte.
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