Comunicato Stampa su Villa Carpeneto.
Carla Nattero, consigliere comunale della lista “Sinistra per Imperia” dichiara:
Mi interessa soprattutto affrontare - tra le cose dette da Strescino nelle sua recente intervista - la questione di Villa Carpeneto. In seguito alla risposta al question time che ho rivolto all’Amministrazione nel Consiglio Comunale di lunedì scorso sono venuta a conoscenza del fatto, ripreso anche da Strescino, che i vincoli di “utilizzo pubblico” posti dalla Soprintendenza sono stati eliminati, come aveva precedentemente richiesto l’Amministrazione.
E quindi la villa sarà posta in vendita molto più facilmente senza vincolo, sarà destinata ad abitazioni e con essa sarà posto in vendita circa la metà del suo prezioso giardino pubblico.
Poiché cambierà valutazione economica,- a seguito delle diverse caratteristiche del bene posto in vendita, la decisione sulla vendita stessa dovrà essere nuovamente assunta dal Consiglio Comunale. Non è forse il caso di ripercorrere tutti i motivi della contrarietà già espressa più volte da tutta l’opposizione e che ho ragione di ritenere che saranno riproposte in Consiglio Comunale.
Farò soltanto due osservazioni,legate a quello che ha detto il Sindaco nella conferenza stampa.
In primo luogo rilevo un paradosso: l’Amministrazione sta pensando a puntare su un progetto di mobilità chiamato“Dal Parasio al mare” e nello stesso tempo decide di vendere Villa Carpeneto che rappresenta l’unica area verde del centro di Porto e rappresenta appunto il naturale collegamento di pregio tra il Parasio e il mare Nel momento,cioè, in cui dice di volere valorizzare Porto e il Parasio l’Amministrazione aliena una delle risorse potenzialmente strategiche di questa necessaria valorizzazione!
Il Sindaco ha sostenuto poi di sentire l’appoggio dei cittadini al suo operato. Non penso che la scelta di vendere Villa Carpeneto che è stata asilo e scuola per gran parte del secolo passato ed è sentita come parte importante della storia cittadina, sia condivisa dalla popolazione.
Forse è giunto il momento in cui tutti i contrari alla vendita - semplici cittadini, associazioni, consiglieri comunali - facciano sentire la loro contrarietà, raccogliendo le firme in calce a una petizione per non vendere la Villa e ritengo già fin da ora che ci sarà un’ampia risposta da parte dei cittadini imperiesi.
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