Imperia, 1 ott. 09
Comunicato Stampa
Dichiara Carla Nattero della lista “Sinistra per Imperia”
I fondi da enti terzi.
“La megavariazione di bilancio discussa ieri sera in Consiglio è formata per la grandissima parte da entrate provenienti da finanziamenti regionali, statali, europei.
I principali, quelli che riguardano la riqualificazione del Parasio e il suo collegamento con la parte bassa di Porto (10 mil di € )e l’altro che riguarda l’allestimento del Museo Navale sono stati preparati e istruiti dalla Regione Liguria con fondi europei.
Nel dibattito di ieri sera l’amministrazione di destra che governa Imperia ha fatto di tutto per allontanare da sé questa semplice verità e ha ridotto la Regione al ruolo di passacarte per non ammettere una evidente realtà: in un momento di grande difficoltà economica, l’Amministrazione può proporre qualche investimento positivo solo grazie all’apporto determinante della Regione e dell’Europa.
La manovra di bilancio relativa alla parte corrente.
La parte non vincolata del bilancio è molto limitata: si tratta di una manovra da 1 milione e 200.000 € circa che mette in rilievo quello che da tempo ben si sa: il comune ha grandissima difficoltà a fare fronte alla copertura delle spese di parte corrente. E quindi soltanto nella variazione di ieri sera sono state inserite spese, ampiamente prevedibili già in sede di preventivo, come quelle relative ai costi della discarica e all’aumento del contratto per la Nettezza Urbana,perché tali spese in sede di equilibri di bilancio possono essere coperte da entrate straordinarie. L’entrata straordinaria in questione è una rata del depuratore (1.160.000 €) che per quest’anno è possibile utilizzare ai fini della copertura della spesa corrente.
La maggioranza ha letto questa situazione in termini positivi, sottolineando la capacità di trovare sempre una via d’uscita, per fare fronte alle spese. Io ritengo invece che la situazione sia preoccupante perché da una parte il Comune sta esaurendo tutte le sue risorse straordinarie ( per esempio ha venduto quasi tutto il patrimonio) e dall’altra la spesa è destinata ad aumentare perchè i servizi comunali devono essere allargati e non diminuiti, basti pensare all’andamento demografico della città,in cui insieme all’aumento della popolazione assistiamo al contemporaneo aumento dei bambini e degli anziani. Ovviamente questa situazione di sofferenza del bilancio ha già toccato da vicino i cittadini,e ancor più li riguarderà in futuro, in primo luogo con aumenti delle tariffe. E’già stato annunciata l’intenzione dell’Amministrazione Comunale, a partire dal gennaio del 2010, di aumentare del 16,10% il ticket della refezione scolastica e dal gennaio del 2011 di aumentarlo del 25%. Si tratta di una misura grave che colpisce le famiglie in un momento di crisi , una misura che mi auguro ancora che sia rivista.
La vendita delle quote del porto e Villa Carpeneto.
D’altra parte mentre la maggioranza a parole è tranquillizzante il più possibile sul bilancio, ci sono scelte che nei fatti ci dicono il contrario. E’ di dieci giorni fa la gravissima decisione della vendita delle quote del porto che la giunta stessa ha motivato legandola alle necessità di bilancio, in particolare al rispetto del patto di stabilità. Vedremo alla fine d’ottobre quando sarà inviato al Ministero il monitoraggio del patto quale è la situazione a questo proposito del Comune.
Ieri sera inoltre è stata confermata la volontà di vendere Villa Carpeneto per fare fronte al raddoppio della strada di Caramagna, un’opera pubblica importante che un bilancio in salute potrebbe tranquillamente finanziare con un mutuo.Come ho già detto recentemente è una contraddizione approvare un progetto chiamato “Dal Parasio al Mare” e vendere Villa Carpeneto che potrebbe costituire l’asse portante,la cerniera di questo progetto. Ieri sera non ho potuto proporlo, per la scarsità di tempo, ma presenterò una mozione e chiederò una riunione al più presto della Commissione 3^ per esaminare la possibilità di sistemare a fini sociali la Villa e il suo giardino con il milione di finanziamento del progetto “Dal Parasio al Mare” non ancora destinato.
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