venerdì 11 settembre 2009

EcoImperia: un aumento dei costi e una inutile pletora di amministratori


Comunicato Stampa.

Il Coordinamento della lista “Sinistra per Imperia” vuole esprimere la propria condanna dei nuovi assetti della società EcoImperia.

La scadenza naturale dell’Ecoimperia sarebbe a novembre del prossimo anno. Logica avrebbe voluto che il nuovo Sindaco, il quale peraltro la scorsa legislatura era Ass. all’Ecologia e diretto referente del Cda in questione, lo lasciasse nella sua operatività fino a tale data. Altra strada, meno giustificata, poteva essere quella di obbedire alla logica dello spoil sistem e quindi rinnovare completamente il CDA con l’insediamento della nuova amministrazione.

Il sindaco Strescino non ha scelto né l’una né l’altra strada e ha escogitato una soluzione intermedia, un  costoso pastrocchio che non risponde a nessuna logica amministrativa seria, ma mette in luce esclusivamente la volontà del Sindaco, per calcoli elettorali e di sottogoverno, di accontentare (o non scontentare troppo) i suoi sostenitori e i suoi colleghi di partito.
Infatti tra agosto e settembre è stato allargato il CdA a sette componenti per fare posto a Davide Ghiglione che successivamente è stato nominato Presidente al posto di Faraldi.
La settimana prossima si riunirà l’assemblea dei soci che modificherà lo Statuto in modo da prevedere la possibilità di nominare non più uno, ma due Vicepresidenti. Il nuovo Vicepresidente sarà Faraldi, il Presidente spinto alle dimissioni.

Alla fine di tutto questo rigiro, l’Ecoimperia, una società di circa 80 dipendenti, sarà gestita, neanche fosse una multinazionale , da un CdA di sette membri, con  un Presidente e due Vice presidenti, di cui uno di nomina privata e l’altro di nomina pubblica. Il Vice Presidente aggiuntivo riceverà lo stesso emolumento che aveva come Presidente, cioè circa 25000 € all’anno. Perciò, fermo restando che il gettone del Presidente resta uguale, si deduce in conclusione che  ci troviamo di fronte a un aumento dei costi di 25000 € l’anno.

Siamo di fronte perciò a due risultati negativi: un aumento dei costi e una inutile pletora di amministratori.

Che penserà di tutto ciò il prof. Fontana nel suo monitoraggio del funzionamento delle società partecipate? Perché i cittadini imperiesi devono pagare i costi sia gestionali che economici dei difficili equilibri interni dell’Amministrazione Strescino?

Tale fatto è tanto più grave perché riguarda un’azienda chiave per la vivibilità della città. Un’azienda che, insieme al Comune, fatica a fare fronte alla gamma di servizi che sarebbero necessari  per una decorosa pulizia di Imperia. Come si possono perciò sprecare decine migliaia di euro quando per esempio l’EcoImperia non ha le risorse indispensabili  per organizzare una raccolta differenziata dei rifiuti veramente efficace? Oppure come si possono aumentare le cariche sociali e il numero dei membri del CdA quando con sempre maggiore insistenza si parla di aumento delle tariffe della Nettezza Urbana?

Questo comunicato è a firma del coordinamento de "La sinistra per Imperia": Luigia Bottero, Mariangela Guasco,Tommaso Lupi, Carla Nattero,Pierpaolo Ramoino, Marina Salvaterra,Lucio Sardi,Francesco Scopelliti, Mauro Servalli.

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