Dichiarazione di Carla Nattero, consigliere comunale della lista La Sinistra per Imperia.
“Finché non possiedo gli atti e non posso leggere con cura le prescrizioni della delibera regionale e i verbali delle due Conferenze di Servizi non sono in grado di dare un giudizio generale sull’approvazione della variante del Porto turistico. Cosa che penso di essere in grado di fare entro pochi giorni.
In prima battuta mi sembra opportuno sottolineare due aspetti. L’attribuzione al soggetto attuatore della manutenzione (e non della gestione come è stato erroneamente indicato) del parco urbano è un fatto positivo. Tale onere aggiuntivo riconosce implicitamente la validità delle considerazioni dell’opposizione che più volte ha sottolineato in Consiglio i vantaggi che, con la nuova variante, il privato veniva ad acquisire a scapito del pubblico. Questo ulteriore onere a carico del privato riequilibra in parte la bilancia rendendo la gestione del parco meno onerosa per il Comune. Ovviamente, per misurare la importanza effettiva di questa prescrizione, occorre vedere quali saranno le modalità di manutenzione che il privato dovrà assumersi. Questo aspetto che è essenziale, perché da ciò dipende la qualità del parco, è demandato a un successivo atto convenzionale che deve stipulare il Comune di Imperia con il soggetto attuatore. Perciò è necessario seguire da vicino il profilo della convenzione e chiedo già da ora che tale atto, come è previsto per le convenzioni, sia portato in Commissione e discusso dal Consiglio Comunale.
Il secondo aspetto è quello relativo al capannone. Non è stato approvato,è stato stralciato dalla variante ed è questo il dato fondamentale che non va sottovalutato. Anche qui si tratta di un riconoscimento implicito della fondatezza delle osservazioni di Verda e Zagarella. E’ in corso un’indagine della magistratura sull’abuso. E inoltre è chiaro, al di là degli adattamenti estetici, che siamo in presenza di un aumento volumetrico del Capannone rispetto al consentito che ha portato il soggetto attuatore a superare la quantità massima di volumi ammessa dal PRP. Che tale complessa questione si possa risolvere in un mese mi sembra il frutto di un eccesso di ottimismo dell’Ass. Lanteri o di una sua eccessiva fiducia, questa sì tutta politica, nei poteri di un ministero amico.”
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