venerdì 21 agosto 2009

Abuivissima 2009 (citazione) - sabato 29 agosto


“Quando Quinto saliva alla sua villa, un tempo dominante la distesa dei tetti della città nuova e i bassi quartieri della marina e del porto, più in qua il mucchio di case muffite e lichenose della città vecchia, tra il versante della collina a ponente dove sopra gli orti si infittiva l’oliveto, e, a levante, un reame di ville e alberghi verdi come un bosco, sotto il dosso brullo dei campi di garofani scintillanti di serre fino al Capo: ora più nulla, non vedeva che un sovrapporsi geometrico di parallelepipedi e poliedri, spigoli e lati di case, di qua e di là, tetti, finestre, muri ciechi con solo i finestrini smerigliati dei gabinetti uno sopra l’altro”

ITALO CALVINO – LA SPECULAZIONE EDILIZIA

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