Ancora Carla Nattero, dichiarazione nell'ultimo consiglio comunale:
Il sindaco Strescino ha emesso a fine giugno un’ordinanza che per l’intero periodo estivo estende il divieto di vendita, asporto e consumo in luogo pubblico delle bevande in bottiglie di vetro e in lattina dalle ore 20 di sera alle otto di mattina dalla zona del Prino, come già era previsto negli ultimi anni, all’intero territorio comunale.
E’ una decisione immotivata, perché chi vive a Imperia sa bene che sono pochi e ben individuati i luoghi frequentati dai giovani che di notte sono a rischio per la presenza di bottiglie di vino e di birra.
E’ una decisione che produce effetti assurdi. Come ai tempi del proibizionismo non si potrà dopo le otto di sera andare in bottiglieria a comprare una bottiglia di vino da portare a una cena con gli amici, i bambini non potranno più girare con l’aranciata in bottiglietta e la cannuccia. E neppure quelli che lavorano tutto il giorno potranno andare a comprare le birre o l’acqua brillante in bottiglia nel grande magazzino che tiene aperto fino alle 21.
E’ un clima sulla carta da coprifuoco che non si addice certo alla nostra cittadina e rischia di ottenere gli effetti opposti di quelli previsti. Spaventa i turisti più che generare sicurezza.
All’ordinanza andavano ovviamente messi dei filtri: per esempio doveva essere limitata alle poche zone a rischio della città, doveva essere ristretta nell’arco temporale, doveva riguardare i chioschi vicino alle spiagge. Il Sindaco invece ha scelto di non distinguere e ha prodotto un’ordinanza di fatto inapplicabile e del tutto sproporzionata rispetto alle necessità.
E’ la politica della voce grossa. Una politica tutta propagandistica, dagli scarsi effetti pratici che nasconde dietro i proclami le incapacità di gestione. Come già è successo per il Parco. C’è l’ordinanza che lo chiude alle otto. E non c’è ancora un gabinetto pubblico per i cittadini e non è ancora stata fatta la gara per aprire il bar.
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