mercoledì 15 febbraio 2012

Evasione

Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Signor Sindaco
IMPERIA


Interrogazione urgente con risposta in Consiglio.

I sottoscritti consiglieri comunali Carla Nattero e Dario Dal Mut, del gruppo Sinistra per Imperia,

osservato che in un periodo di grave crisi economica, di disoccupazione e pesantissimi sacrifici è più importante che mai scovare gli evasori fiscali sia per rispondere a un elementare principio di equità, sia per reperire risorse per finanziare i servizi pubblici;

sottolineato che la normativa statale promuove la partecipazione dei comuni all’accertamento dei tributi erariali, tanto che la l. n.148/2011 ha elevato al 100% la quota di competenza dei comuni per l’attività di accertamento;

rilevato che già alcuni comuni hanno avviato azioni concrete in quest’ambito, per esempio vedi i recenti accertamenti di Genova e Milano;

considerato che il Comune di Imperia si è dotato, con delibera di Consiglio del novembre 2011, di un Consiglio Tributario proprio per dare maggiore impulso all’attività di accertamento;

aggiunto che lo stesso Comune con delibera di GC n. 5 del 19/1/012 ha aderito al protocollo di intesa ANCI Liguria/Agenzia ligure delle entrate per la partecipazione dei comuni al recupero delle entrate;

rilevato che sia la composizione del Consiglio Tributario, tutta interna al Comune e quindi totalmente dipendente dal calendario stabilito dai dirigenti, già impegnati in numerosi altri compiti, sia il protocollo dell’ANCI, generico e troppo farraginoso, fanno temere un allungamento non controllato delle procedure, tale da impedire il decollo di ogni iniziativa;

chiedono alla SV

di precostituire tutte le condizioni per un rapido decollo dell’attività del Consiglio Tributario;
di cominciare a definire le proposte per un programma locale di recupero dell’evasione da sottoporre al tavolo regionale ANCI/Agenzia delle entrate, come da art. 5 del protocollo di intesa citato.

Ancora sulla privatizzazione dei servizi di mensa scolastici da parte del comune

Imperia, 3 febbraio 2012


Al Presidente del Consiglio
Al Signor Sindaco
IMPERIA


Interrogazione con risposta urgente in Consiglio Comunale.

La sottoscritta consigliera comunale Carla Nattero, capogruppo di Sinistra per Imperia,

vista la determina n. 0148 del 18/01/2012;
notato che la stessa rimanda integralmente alle deliberazioni di GC n. 228 del 30/8/2011 e n.309 dell'1/12/2011;
osservato che nella stessa determina, in sintonia con le delibere di GC sopracitate, continua l'ambiguità in merito alla decisione di privatizzare la refezione per cui in essa si scrive “l'Assessorato competente deve necessariamente valutare l'esternalizzazione dei servizi medesimi”;
rilevato che non di meno l'ambiguità fraseologica è ampiamente superata dal fatto che la determina n.0148 conferisce un incarico per la preparazione del bando per la esternalizzazione del servizio refezione;
considerati i due motivi a sostegno dell'incarico a un soggetto esterno, cioè la preparazione della documentazione tecnica per la stesura del bando e la necessità di supportare il Settore V-3 con apporti giuridici particolarmente qualificati;
presa visione delle qualifiche a sostegno dell'affidamento diretto dell'incarico di consulenza al dott. Renato Bianco;



chiede alla SV:

se la GC ha assunto formalmente la decisione della privatizzazione, come si deduce dalla sopraricordata determina;
quali sono precisamente i servizi compresi nella esternalizzazione; in particolare se sono comprese le attività educative;
se, visto che le eventuali procedure di privatizzazione non sono ancora cominciate e la loro durata è di alcuni mesi, l'Amministrazione Comunale, per non gettare nel caos il servizio e le famiglie, ha intenzione di prorogare l'incarico alla SERIS fino a fine d'anno;
se non ritiene doveroso, viste le migliaia di firme raccolte dall'opposizione contro la privatizzazione e le preoccupazioni espresse autonomamente dai genitori in in loro Comitato, dedicare un punto del prossimo Consiglio Comunale a questo tema per motivare la propria decisione e spiegare perchè non sono state prese in considerazione le proposte alternative alla privatizzazione presentate dall'opposizione in occasione del Consiglio appositamente convocato lo scorso mese di dicembre dalla minoranza stessa;
quale è il mandato effettivo che è stato dato per la preparazione del bando al consulente in quanto nel testo della delibera per esempio si menziona “l'individuazione dei luoghi di confezionamento” e ciò presuppone una riorganizzazione della refezione con cucine centralizzate di cui allo stato non si sa nulla;
quale sono le caratteristiche particolarmente innovative della refezione scolastica di Casale che hanno portato alla scelta come consulente della città di Imperia del dirigente del servizio mensa scolastica di questo paese dell'alessandrino, visto che agli atti non risultano esperienze significative, anzi il menu pubblicato sul sito del Comune di Casale appare particolamente scarno e senza fantasia;
qual è il motivo vero, che io penso essere togliere potere di indirizzo all'Assessorato competente e centralizzare la decisione, per cui è stata affidata la consulenza preparatoria a un dirigente di una cittadina di provincia con meno abitanti di Imperia, un funzionario del tutto rispettabile ma senza titoli particolarmente specifici e rilevanti, che non può certo avere più esperienza nel settore di quella accumulata in trent'anni da diversi dirigenti e funzionari del Comune di Imperia.

La scelta dei soci privati della Porto Imperia spa di non accettare la nomina di un componente del Collegio dei Revisori indicato dal Comune di Imperi

La scelta dei soci privati della Porto Imperia spa di non accettare la nomina di un componente del Collegio dei Revisori indicato dal Comune di Imperia non ci sorprende.

Nella tormentata storia della Porto Imperia i rapporti tra il comune e i privati sono, infatti, ormai giunti a un punto di non ritorno. Le ultime mosse degli amministratori di nomina privata non sono dettate da un effettivo intento di risolvere i problemi legati al completamento delle opere previste dal progetto portuale per ottenere la proroga dei lavori, ma sono esclusivamente tese, anche con argomentazioni palesemente artificiose e fuori della realtà dei fatti, ad anticipare motivazioni a sostegno di un futuro contenzioso con il Comune.

Le motivazioni a sostegno delle dimissioni (presunte o effettive) del presidente della Porto di Imperia spa ne sono la evidente, ulteriore conferma.

In nome di tali valutazioni il gruppo consiliare “Sinistra per Imperia” e il Circolo imperiese di SEL avevano espresso agli esponenti delle minoranza consiliari la loro contrarietà ad indicare un nome per ricoprire l’incarico di revisore della Porto Imperia spa.

Ciò in quanto gli avvenimenti degli ultimi mesi indicano appunto che sono venute a mancare le condizioni di un corretto rapporto tra i soci pubblici e privati della Porto Imperia e tra la Porto Imperia e il Comune.

Nel passato, quando forse esisteva la concreta possibilità di incidere sull’operato della società, la maggioranza di destra ha sempre invece negato all’opposizione una sua rappresentanza. L’averla proposta solo ora, nella deteriorata condizione attuale, ha significato soltanto un tentativo tardivo di coinvolgere la minoranza negli “ultimi giorni di Pompei” della Porto di Imperia spa.

L’esito negativo della vicenda conferma la fondatezza delle nostre valutazioni. Spiace che in una situazione così rilevante e delicata il centro-sinistra non abbia saputo assumere una posizione unitaria.

Vogliamo infine sottolineare che la nostra posizione è di carattere politico generale e non può in alcun modo riguardare valutazioni in merito alle qualità professionali e personali del tecnico indicato da una parte della minoranza.

Carla Nattero, Dario Dal Mut consiglieri di Sinistra per Imperia
Mauro Servalli responsabile del circolo cittadino di SEL