“Il gruppo di Sinistra per Imperia non ha partecipato alla votazione perché la storia di questo debito ha visto troppi errori da parte delle amministrazioni che si sono succedute nel tempo.
E’ stata una leggerezza il contratto “a soffietto” con l’architetto che è stato riconosciuto nullo in tutti i gradi di giudizio. E’ stata amministrativamente sbagliata la decisione di non avvalersi più della collaborazione dell’architetto stesso perché ha aperto la strada ai parcheggi meccanizzati che sono stati uno dei più grandi fallimenti del Comune di Imperia. E’ stata discutibile la scelta nel 2005 di impugnare la sentenza del Tribunale d’Appello e di andare in Cassazione.
Quest’ultimo atto è stato forse lo snodo fondamentale: l’impugnazione in Cassazione dopo che il Comune da due gradi di giudizio era stato condannato a pagare la parcella dovuta all’architetto, secondo noi non è spiegabile se non con la scelta della Giunta di allora, di rimandare il pagamento finché poteva, fino all’ultimo respiro. Tanto più questa scelta non si spiega perché lo stesso avvocato del Comune suggeriva al tempo, seppur in maniera felpata, la transazione.
Il risultato del rimandare continuo è stato che il Comune deve pagare all’arch. Bernardi una somma superiore di tre volte e mezza rispetto a quella stabilita dal lodo del 2000 e che lo deve fare nel periodo peggiore della storia del bilancio comunale, quando una somma di 450 000€ incide pesantemente sui servizi del Comune, come si è ben visto discutendo la stessa sera degli equilibri di bilancio.”
mercoledì 26 ottobre 2011
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