giovedì 26 aprile 2012

La situazione di emergenza legata alle misure straordinarie necessarie per difendere gli interessi comunali nei confronti della megatruffa del porto turistico è finita

Vorremmo dire al Sindaco che la sinistra non gli intende impedire certo di fare politica né ora né in futuro. Né lo vogliamo, né è in nostro potere farlo. Sono i cittadini che danno legittimità con il voto alla presenza in Consiglio, alla sua come alla nostra. Diciamo semplicemente che la situazione di emergenza legata alle misure straordinarie necessarie per difendere gli interessi comunali nei confronti della megatruffa del porto turistico è finita. I partiti hanno fatto i loro confronti, le loro riflessioni, dando al Sindaco ulteriore tempo. A questo punto si avvicina la verifica definitiva. Il Sindaco ha una maggioranza alternativa alla precedente? Dalle prese di posizione di questi giorni non ci risulta proprio che sia così. E quindi deve trarne le inevitabili conseguenze. Non vogliamo proporre balletti politici o ragionamenti capziosi, è in gioco la democrazia e il governo della città. Senza una maggioranza non si governa. Ricordiamo che il 30 aprile scade il consuntivo e in Consiglio non c’è la maggioranza per approvarlo. All’orizzonte c’è un bilancio difficilissimo e non c’è allo stesso modo la maggioranza. La macchina amministrativa sta impantanandosi sempre per la stessa questione, cioè quella di un sindaco in sella ma senza maggioranza. Anche gli stessi punti di programma sbandierati dal Sindaco con il tempo perdono efficacia. Perché per una parte di essi (ad esempio il tempo libero estivo) ha già avuto abbondante possibilità per dare se può, una risposta positiva alle famiglie, per altri (refezione scolastica), dopo aver dato la proroga alla SERIS non può fare altro se non proporre alla giunta di approvare una nuova delibera di indirizzo che cancelli quella varata a inizio anno scolastico, tutta indirizzata alla privatizzazione del servizio e peraltro da lui stesso ispirata. Anche questo, se vuole, lo può fare in pochissimi giorni. Per la gara di appalto dei rifiuti, il livello politico non ha più alcun ruolo: dall’indizione della gara in poi per legge la procedura è definita dai tecnici e dal bando che dispone anche le forme di salvaguardia dei diritti del personale esistente. E poi arriviamo al vero punctum dolens: le Vele d’ Epoca. Noi riteniamo che sia giusto che all’edizione di quest’anno partecipi un commissario prefettizio e non la figura istituzionale del sindaco. Perché la presenza del commissario a Calata Anselmi è il simbolo più efficace del fatto che la città di Imperia ha voltato pagina e ha tagliato con il passato, con gli scandali e con l’arroganza di quella politica che, a difesa del proprio potere, conta perfino gli aggettivi dei discorsi, come del resto Strescino ben sa.

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