Comunicato Stampa di Carla Nattero, consigliere comunale di “Sinistra per Imperia”.
La conferenza stampa del Sindaco, in seguito al ricevimento dell’avviso di garanzia, è stata fatta direttamente nella sede del PdL. Strescino, a scanso di brutte sorprese, ha evitato di verificare la solidarietà di tutta la giunta.
Una preoccupazione ben fondata perché, a leggere le dichiarazioni dei dirigenti della Lega sul porto, si è aperta una vera e propria spaccatura nella maggioranza. Che non penso sia facile ricomporre con i soliti armamentari( tavoli, chiarificazioni ecc..) semplicemente perché la questione porto è diventata ormai troppo aggrovigliata e incandescente per i rituali soliti della politica.
Il sindaco si è presentato perciò direttamente sotto l’ala del partito che, a leggere le dichiarazioni di Leone, non so quanto si rivelerà protettivo.
Il nuovo segretario cittadino del PdL, come da sua consolidata strategia, ha cominciato a spararle grosse e alzare i polveroni.
Cercare di ribaltare sull’opposizione- come ha fatto Leone- le responsabilità della attuale situazione è ridicolo e inaccettabile. Da anni mettiamo in evidenza rischi,irregolarità,illegalità, confusioni di ruoli in tutte le diverse fasi della procedura del porto. Spesso irrisi e svillaneggiati dall’Amministrazione, sicura non tanto della legittimità delle procedure quanto della solidità del quadro politico di riferimento. Cioè la famosa cavalleria destinata a non arrivare più.
Nell’ultimo anno i nodi urbanistici e procedurali sono venuti al pettine e invece di cambiare rotta l’Amministrazione ha continuato come prima. Come peraltro ha rivendicato con pervicacia Ambesi nella stessa conferenza stampa.
E adesso le responsabilità sono dell’opposizione? Sono tutte e solo della maggioranza che, nella interpretazione più benevola, ha amministrato in maniera pessima,non difendendo l’interesse pubblico. E dovrebbe anche essere capace, a questo punto, a trarre le conseguenze politiche del suo fallimento.
Anche il quadro apocalittico, nel caso di decadenza della concessione, Leone lo ha prospettato ad arte, agitando il ricatto del porto che diventa una “cattedrale nel deserto” per sostenere che è inevitabile continuare così, che la strada è ormai obbligata.
Ma conta un altro ragionamento ben più importante: se le motivazioni addotte dall’ing. Lunghi a sostegno del suo provvedimento saranno confermate, come io ritengo giusto, la decadenza della concessione sarà effettiva, al di là delle paure agitate da Leone.
Proprio perché a quel punto si aprirà una situazione delicata, ritengo molto più utile per la città studiare, in caso di decadenza della concessione, quale nuovo percorso proporre per completare il porto turistico- io penso in maniera ridimensionata- sia dal punto di vista progettuale che gestionale, con l’obiettivo di evitare di bloccare per anni la situazione, piuttosto che continuare a vaticinare la catastrofe, come fanno Strescino e il PDL.
Su questo tema accolgo l’invito di Rifondazione ad un confronto preliminare tra le forze di opposizione in modo da presentare una proposta comune alla città e al Consiglio.
lunedì 24 gennaio 2011
venerdì 21 gennaio 2011
Decadenza
Non è accettabile che il Sindaco consideri un atto autonomo e isolato la decadenza della concessione portuale che l’ing. Lunghi si è trovato nell’obbligo di firmare.
Perché le motivazioni di un atto di tale importanza stanno tutte in scelte di cui la parte politica ha una responsabilità preminente e rispetto alla legittimità di tali motivazioni il Sindaco si deve pronunciare, soprattutto se a mettere in rilievo il mancato rispetto della legge è un dirigente prudente e leale che ha collaborato per anni con l’Amministrazione.
Nel suo provvedimento l’ing. Lunghi ribadisce:
che il porto turistico è un’opera pubblica, a differenza dell’interpretazione privatistica data dall’Amministrazione Comunale;
che si è in presenza di una effettiva subconcessione alla Peschiera;
che non sono stati rispettati norme e regolamenti nella costruzione del porto, a partire dalla mancata contabilità.
Su questi aspetti di capitale importanza il Sindaco non può rifugiarsi nella sorpresa di fronte alla firma dell’atto di decadenza della concessione, ma deve esprimere l’orientamento dell’Amministrazione, avendo come unica bussola la difesa dell’interesse pubblico.
Invece da l’impressione di non sapere che pesci pigliare, tenendo nei confronti dell’ing. Lunghi un atteggiamento di estraneità come se fosse il dirigente di un altro Comune. E alla fine il vero isolato rischia di essere proprio il Sindaco, visto che ha allontanato i consiglieri di FLI e nella conferenza stampa ha cominciato a non avere accanto a sé nemmeno i consiglieri della Lega.
Perché le motivazioni di un atto di tale importanza stanno tutte in scelte di cui la parte politica ha una responsabilità preminente e rispetto alla legittimità di tali motivazioni il Sindaco si deve pronunciare, soprattutto se a mettere in rilievo il mancato rispetto della legge è un dirigente prudente e leale che ha collaborato per anni con l’Amministrazione.
Nel suo provvedimento l’ing. Lunghi ribadisce:
che il porto turistico è un’opera pubblica, a differenza dell’interpretazione privatistica data dall’Amministrazione Comunale;
che si è in presenza di una effettiva subconcessione alla Peschiera;
che non sono stati rispettati norme e regolamenti nella costruzione del porto, a partire dalla mancata contabilità.
Su questi aspetti di capitale importanza il Sindaco non può rifugiarsi nella sorpresa di fronte alla firma dell’atto di decadenza della concessione, ma deve esprimere l’orientamento dell’Amministrazione, avendo come unica bussola la difesa dell’interesse pubblico.
Invece da l’impressione di non sapere che pesci pigliare, tenendo nei confronti dell’ing. Lunghi un atteggiamento di estraneità come se fosse il dirigente di un altro Comune. E alla fine il vero isolato rischia di essere proprio il Sindaco, visto che ha allontanato i consiglieri di FLI e nella conferenza stampa ha cominciato a non avere accanto a sé nemmeno i consiglieri della Lega.
Iscriviti a:
Post (Atom)